C'è una evidente contraddizione in quello che scrive, forse sarebbe il caso di provvedere a correggere qualcosa (il "PS" contraddice quello sopra scritto)

Quale contraddizione? secondo me il tasso convenzionale non va sommato al tasso di mora. se Lei intende la somma fra tan+ x quella serve per vedere che tasso di mora la banca applica.

non vado a leggere le contraddizioni ma forse dovrebbe chiedere chiarimenti ad un ragioniere. il tasso usuraio viene calcolato considerando tutti i costi, dato che basta una frazione centesimale per entrare nel tasso usuraio. l'analisi del contratto dice una cosa ma l'analisi pratica e le sentenze dicono altro. quanto lei posta puo essere applicato al contratto limitatamente alla data nel quale e' stato stipulato. e vale solo per l'analisi del contratto. Poi non e' detto che lo stesso sia nullo perche' l'annullabilità potrebbe scaturire solo in un futuro in presenza di ritardo di pagamento ed effettiva applicazione di un tasso di mora usuraio. Inoltre occorre tenere presente la condizione di sopravvenuta usura dalla quale scaturiscono altre condizioni. Quindi quando lei valuta un tasso di usura a prescindere dalle condizioni di contratto deve eseguire un semplice calcolo. la somma dei costi di mora ( l'addebito degli interessi + spese competenze ecc) lo moltiplica per 36000 e lo divide per (limporto della rata x i giorni di mora) cosi ottiene il tasso effettivo applicato alla mora e intanto ci piazza sopra un bell'anatocismo perche' la mora la paga sulla quota capitale e sugli interessi. saluti

c'è confusione tra mutuo regolare nei pagamenti e mutuo in ritardo: allora, per un mutuo regolare il tasso usurario è tale se, facendo il confronto diretto, il tasso al momento della stipula è superiore alla soglia prevista da Banca d'Italia a quella data, se poi i tassi di mercato scendono, la differenza citata è sempre quella, e quella fa testo. DIVERSO è il caso del mutuo irregolare nei pagamenti.

Quindi quando lei valuta un tasso di usura a prescindere dalle condizioni di contratto deve eseguire un semplice calcolo. la somma dei costi di mora ( l'addebito degli interessi + spese competenze ecc) lo moltiplica per 36000 e lo divide per (limporto della rata x i giorni di mora) cosi ottiene il tasso effettivo applicato alla mora e intanto ci piazza sopra un bell'anatocismo perche' la mora la paga sulla quota capitale e sugli interessi.

la rata scaduta diventa capitale per intero, quindi l'anatocismo non c'entra, se poi vogliamo sempre sbattere il mostro in prima pagina.... sbattiamoci hannibal, l'effetto speciale è certo.

1) mutuo a tasso fisso stipulato nel 2005( le date e i tassi sono fittizi) con tan 5% TAEG 6% TASSO DI MORA TAN(5) + 3 PUNTI

il tasso soglia era( ipotizziamo) del 7%. Il mutuo è usurario perchè il tasso di mora 5+3 8% supera la soglia usura.

p.s. non fate l’errore di sommare il tan( o il taeg) al tasso di mora perchè i due tassi vengono applicati su basi imponibili diversi e perchè se facessimo questa somma tutti i mutui d’italia sarebbero usurari.

Chiedo scusa pensavo che quello che ha sopra scritto ed ho riportato fosse una contraddizione.