Ho acquistato dei biglietti Alitalia per una destinazione in estremo oriente transitando da Fiumicino. Non avendo potuto utilizzare la prima tranche del biglietto mi sono presentato direttamente a Fiumicino dove ho appreso mio malgrado che il biglietto era stato cancellato in toto. Tengo a precisare che la mia non era una prenotazione, io il biglietto lo avevo pagato tre mesi prima e quindi Alitalia non ci rimetteva nulla per la tratta non utilizzata. Avvalendosi di una clausola dei "diritti del viaggiatore" che diritti non sono ma a questo punto solo doveri, Alitalia cancella a suo piacimento biglietti pre-pagati. A mio avviso e' una clausola vessatoria che favorisce solamente la compagnia a scapito della buona fede dei viaggiatori, penso inoltre che vada a ledere anche il diritto al libero arbitrio, cioè di poter decidere quello che in quel momento sia meglio per me, avrei potuto sentirmi male o avere una "crisi di panico" che mi impedisse di volare o solamente non rischiare di volare con qualche compagnia satellite tipo Carpatair. Oltre al danno materiale che non e' solo il biglietto aereo, ma anche il visto richiesto dal paese straniero (120 euro) i vari biglietti dei treni ecc.ecc. c'e' anche il danno morale di vedersi sbattere in faccia il portellone dell'aereo per un viaggio organizzato e desiderato da mesi....
Potrebbe qualcuno con cognizione di causa darmi qualche consiglio in merito? C'e' qualche possibilità di recuperare almeno il prezzo del biglietto o devo considerarla ormai una donazione ad fondo perduto ad Alitalia ??