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Buongiorno a tutti.

Non ho trovato altri post sull'argomento e pertanto apro questa discussione.

Ho ricevuto per posta una comunicazione di Roma Capitale con cui mi si avvisa che, in un certo giorno ad una certa ora, si presenteranno a casa mia incaricati di una ditta privata (ATI SEA) i quali effettueranno un controllo del mio impianto termico per "Accertarne lo stato di manutenzione ed esercizio".

Inoltre aggiungono che, qualora volessi rinviare la visita, devo chiamare un numero o mandare un fax precisando la motivazione e fornendo un recapito telefonico.

Chiedo il vostro sempre prezioso aiuto per sapere se questi incaricati al controllo hanno titolo ad entrare in casa mia e se posso rifiutar loro l'accesso, con quali consegenze se del caso ; ho sempre saputo che per entrare nel domicilio - che è inviolabile (dice la Costituzione) - di un cittadino serve un atto dell'Autorità Giudiziaria o comunque un provvedimento di un magistrato... questi sono invece perfetti sconosciuti di una ditta privata incaricata da Roma Capitale. Che posso fare?

Inoltre, mi sembra strano che un cittadino debba fornire giustificazioni o motivazioni circa la richiesta di spostamento del controllo... che ne pensate?

Grazie in anticipo per i suggerimenti che vorrete darmi.

Taito

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Se controlli, in quest'area non risponde nessuno.

Per il resto,c'è una Legge dello Sato! Tu che sei da Roma, voi fà come te pare........sempre. Forza Lazio!


31 Dicembre,la fine è vicina (Mayo)

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Buongiorno a tutti,

Scrivo per segnalare una Anch'io ho ricevuto per posta la comunicazione della provincia di Roma per il controllo della caldaia. L'incaricato della provincia ha eseguito l'ispezione e redatto il verbale in cui è riportato che la caldaia è in regola, è presente il bollettino di 8 euro come regolarmente versato e il rapporto del controllo eseguito regolarmente dal manutentore. Mi si chiede però il pagamento di un bollettino di 90 euro perché negli archivi della ditta non risulta la copia del rapporto che io ho inviato per posta normale all'epoca subito dopo il controllo al dipartimento IV servizio 4° della provincia di Roma. L'incaricato mi ha detto che da febbraio 2012 la spedizione dev'essere fatta per raccomandata, ma il mio invio risale a novembre 2011, quindi precedente alla legge. Allora mi ha detto di chiamare tra una ventina di giorni, comunque prima dei trenta giorni fissati come scadenza del pagamento del bollettino, per sapere se la pratica è stata aggiornata. Ora non credo che se non è stata aggiornata nel corso di un anno da quando ho inviato il rapporto, venga fatta ora in 20 giorni.

So bene che l'invio per posta normale non è dimostrabile, ma desidero sapere se ci sono altri a cui è capitata la stessa cosa e se c'è modo di evitare il pagamento di questo bollettino essendo la caldaia in regola. Pagare 90 euro per un modulo che la pubblica amministrazione dovrebbe avere e che non si ritrova mi sembra esagerato!

Grazie per le indicazioni che saprete darmi.

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Buongiorno a tutti,

faccio seguito e riferimento alla visita dell'Ispettore Ing. Carlo Tagliaferri matricola 23, per il controllo del mio impianto termico, avvenuta l'8 Novembre 2012 alle ora 11,40 come da preavviso prot. n. VSR/12/11469 del 13/09/2012, per contestare quanto dichiarato dal Vs Tagliaferri nel “Verbale di Mancata Ispezione n. VMI/3367/AS”.

Falsa l'affermazione di non voler far eseguire l'ispezione, (non ho rifiutato il controllo) tanto è vero che ho fatto visionare la caldaia con il libretto e la completa documentazione dell'impianto stesso, centemente installato in sostituzione del vecchio.

Tanto premesso, il Tagliaferri constatava che tutto era in ordine comprese le teste termostatiche montate sui radiatori, richiedeva altresì di visionare la documentazione dell'impianto precedente che non posseggo più perchè consegnati insieme alla vecchia caldaia, alla Ditta installatrice che ha provveduto allo smaltimento di legge.

A questo punto l'ispettore mi comunicava che mi doveva lasciare un bollettino postale per effettuare un versamento di circa 90,00€ perchè non sono più in possesso della documentazione del vecchio impianto.

C'è una legge che prescrive di conservare la vecchia documentazione quando si sostitusce la caldaia dell'impianto termico?

Infastidito dalle dichiarazioni intransigenti del Tagliaferri, ho chiesto il nome del suo superiore diretto che ho ricevuto (Ing. Capo Eustachio Russo cell. 3405204302) riservandomi di contattarlo e l'ho accompagnato alla porta salutandolo.

E' bene ricordare che “i controlli sugli impianti termici, previsti dalla legge, sono finalizzati a contenere i consumi di energia per il riscaldamento degli ambienti, a ridurre l'inquinamento ambientale e ad aumentare la sicurezza degli impianti e degli ambienti domestici”.

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Non è del tutto esatto figliolo, tali interventi sono volti piu che altro a locupletare la casse pubbliche, ma non abbattere l'animo tuo, ricorda che il denaro non da la felicità e non vale a migliorare la tua posizione quando verrà il momento di valutare il dare e l'avere.

Pace e bene fratello di sventura.



Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile.
E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile. (San Francesco)

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile. (San Francesco)

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Leggo che il post è vecchio però ci provo ugualmente a chiedervi se a qualcuno di voi è arrivata una ingiunzione di pagamento e messa in mora tramite la Società Regie srl recupero crediti per conto della Servizi energia Ambienti alias Ati Con Te incarciata al controllo impianti riscaldametnio privati per a loro dire mio mancato appuntamento?

E se si come comportarsi pagare contestare o altro?

Grazie per l'attenzione e buona serata!

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