Ciao,capisco ciò che tu dici ma il fatto "non del tutto normale" in questa vicenda è che non sono io a decidere quanto voglio scrivere sul rogito,ma è il comune che interviene e non mi consente di comprare a più del valore stabilito da loro.se io un domani la voglio rivendere,questa casa rimane sempre e cmq fuori dalle leggi del mercato immobiliare...se oggi vale (sparo a caso,la valutazione ufficiale ancora non l'ho avuta) 60.000€,io cosa faccio..la pago il doppio o + ??magari nel 2009 la valutano 70.000€ ed io rischio di perderci....per quanto riguarda la tassazione c'è la finanziaria 2006 (pubblicata su gazzetta ufficiale del 29 Dic 2005) che ti permette di usufruire di sostanziose agevolazioni se la transazione avviene da privato a privato e se dichiari sul rogito il prezzo esatto a cui hai acquistato l'immobile ed io non intendo non usufruirne....ma soprattutto non intendo impazzire un domani sperando che qualcuno abbia un bel pò di soldi liquidi da darmi senza volerli dichiarare...
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27/02/2006, ore 14:18
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01/03/2006, ore 11:40
Mi scusi eh....ma se un giorno io non dovessi + poter pagare il mutuo per una qualunque disgrazia,la banca si prende la casa e la rivende rientrando del capitale anticipato (per es. : se io faccio un mutuo di 100.000€ e ne rimborso 30.000€,la banca dovrà venderla per 70.000€ minimo...giusto??) ma se la casa viene valutata meno del capitale che la banca deve ottenere,cosa farà?chiederà a sua volta dei soldi "in nero" ad un'eventuale compratore??Io ne dubito fortemente,magari mi sbaglierò e mi piacerebbe molto che fosse così.In secondo luogo,non è specificato sul compromesso che la casa fa parte di un programma comunale di edilizia popolare.Una casa costruita da cooperativa con diritto di superficie (questo era specificato nel compromesso) non implica questo:come le ripeto anche io abito in un condominio così,ma per acquistare la casa non siamo dovuti andare in comune,dare il reddito,fare una serie di certificazioni ed aspettare una valutazione "calmierata" ma è semplicemente bastato diventare socio della cooperativa ed avere diritto all'acquisto in uno dei condomini costruiti dalla stessa...un pò diverso e non abbiamo tetti di dichiarazione sul rogito.Se mi avessero detto subito che la casa non era totalmente dichiarabile non l'avrei nemmeno acquistata,perchè qui si tratta del 50-55% del valore in nero..ora va bene tutto.....ma così (senza un precedente accordo privato che non avrei sottoscritto,tra le altre cose) mi sembra esagerato. |
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30/03/2006, ore 13:25
comunque nel caso in cui tu non possa contattarmi via e-mail ti do qualche indicazione generica:1- se hai già firmato un compromesso in cui non è evidenziata la provenienza della casa (o se non hai firmato nessun accordo privato in cui "certifichi" di essere a conoscenza della reale provenienza della casa) non hai la possibilità di recedere il contratto,in quanto ti sei impegnato ad acquistare l'immobile,ma hai la possibilità di comunicare ai proprietari che sei disposto a pagare solo quanto dichiarabile sul rogito (x questo ti consiglio l'assistenza di un legale),in maniera tale che debbano essere i proprietari a non concordare e quindi "costretti" a rompere il contratto2- se hai firmato un compromesso con indicato il prezzo concordato non di "convenzione" (quindi la cifra interamente pattuita) è possibile che il Comune bocci la tua pratica di richiesta di acquisto e questo potrebbe volgere a tuo favore,perchè potresti rompere il contratto in quanto non sei messo in grado di rogitare da un vincolo di legge nonostante la tua buona fede3- se decidi,invece,di proseguire con l'acquisto devi sapere che nel caso in cui,in futuro, tu rivenda l'appartamento utilizzando lo stesso metodo sei perseguibile per speculazione entro i 10 anni successivi la data del rogito se l'acquirente conserva gli assegni che ti consegna e decide di denunciarti.4- se decidi di acquistare comunque l'appartamento c'è anche il discorso mutuo : non tutti gli istituti di credito erogano dei mutui di valore notevolmente superiore al rogito,però se riuscissi ad ottenere un mutuo devi sempre considerare che l'appartamento non garantisce il capitale erogato dalla banca;per es, tu chiedi 100.000€ di mutuo per un appartamento rogitabile a 50.000€ e riesci ad ottenerlo..se per qualche strana disgrazia non dovessi essere + in grado di onorare le rate del mutuo,la banca potrà "rientrare" al massimo di 50.000€,quindi ti devi chiedere dove va a prendere il capitale rimanente....spero che queste indicazioni ti aiutino a prendere una decisione...ciao!! |
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11/04/2007, ore 14:27
buongiorno,non c'è bisogno che mi rassicura perchè io ho già risolto per me.Non mi voglio nemmeno mettere a discutere sulle cose che ha scritto perchè le trovo assolutamente fuori luogo.Io solo un paio di cose le voglio dire : che un pò di "nero" non vuol dire 50.000€ dichiarati e 85.000 in nero.Mi scusi,se pare leggermente sproporzionato.Ed in ultimo,che nessuno vuole l'appartamento regalato,ma se lei lo ha acquistato con la convenzione,quindi ad un prezzo più che conveniente è uno speculatore se la vende ad un prezzo di mercato.Non importa se prima i servizi non c'erano ed ora ci sono,non importa se la casa di fronte alla sua può essere venduta anche ad un milione di euro : quella in cui abita lei,no.Quella in cui abita lei è stata costruita,pensata e venduta per chi ha determinate caratteristiche;quella in cui abita è stata costruita anche con i contributi del Comune quindi della collettività.Per cui lei si potrà mettere la coscienza a posto in tutte le maniere,ma tanto la realtà dei fatti non cambia.Detto questo,la saluto e purtroppo le nostre opinioni rispetto a questo argomento saranno sempre divergenti. |
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