mio padre ha consentito ancora una decina di anni fa alla banca di investire non a rischio 3000 euro dei suoi risparmi.
Ogni 4-5 mesi è andato in banca non tanto per quello specifico investimento quanto per passare a aggiornare il libretto o altro.
Pochi giorni fa lo hanno avvisato che ha praticamente perso 2500 dei 3000
Una decina di anni fa la Mifid non c'era, certamente la banca avrà provveduto ad ottemperare a tale normativa in questi ultimissimi anni, ma oramai le azioni erano in portafoglio, per cui........................
Se papà voleva una operazione senza rischio, perchè comprare le azioni? Le azioni di chicchessia, senza nessuna distinzione, rappresentano tutte un rischio per l'investitore ed occupano i primi posti in una scala di rischiosità degli investimenti ed è stato da sempre così, anche da prima della nascita dei mercati regolamentati (borse), mi riferisco, per esempio, alle compravendite di titoli tra privati. Il rischio è talmente insito nel titolo, che, secondo, me la banca, una volta comprati, ha pensato che a questo cliente piace il rischio, salvo il fatto che abbiamo presentato la operazione diversamente, comunque la banca a parte la commisisone nella transazione di acquisto, non ci guadagna nulla, In effetti, oggi, alle banche, mancano tutte quelle commissioni che, una volta, incassavano, nelle compravendite di titoli azionari, quando l'italiano medio e medio-inferiore, pensava di essere diventato un esperto borsista. (poi finalmente hanno aperto gli occhi).
ATTENZIONE, valutate bene i miei interventi sono un INFILTRATO, così afferma QUALCUNOATTENZIONE, valutate bene i miei interventi sono un INFILTRATO, così afferma QUALCUNO