Sono disabile assunta dalla lista cat. prot., lavoro da 9 anni in questa azienda che per la crisi in corso dichiara esubero del personale. Inizzia con il contartto di solidarietà e tutti gli invalidi sono stati messi al 50%, passa alla cassa integrazione e tutti gli invalidi sono stati messi al 75%.....deduco che pasando ad una mobilità noi invalidi saremo messi tutti. Secondo me potremo fare vertenza per diversi motivi, non abbiamo mai fatto rotazione, l'azienda dice che le ns divisioni non sono importanti e quindi si chiudono, non e' proprio cosi' visto che il miei compiti sono stati assegnati ai colleghi tenuti in azienda al 20%, quindi il lavoro della mia divisione viene cmq svolto, inoltre ero la seconda centralinista e il centralino e' sempre aperto nonostante la centralinista ufficiale debba fare 50 gg di ferie arretrate che in cassa devonoessere obbligatoriamente azzerate. Se si passa alla mobilità essendo io assunta dalla lista protetta, l'azienda non e' obbligata a trovarmi un altra sistemazione in azienda? Problema attuale, ha aperto il procedimento di mobilità volontaria con non opposizione al licenziamento con un incentivo di 12.000 € lordi piu' tutte le competenze (TFR, preavviso, ratei ecc).....io mi sono proposta e sono sorti i problemi. Ho la cessione del V sullo stipendio e loro dicono che non possono licenziarmi per non avere richieste dalla finanziaria. Io so per certa che garante era il TFR. Ho chiamato la finanziaria il quale dice...l'azienda ci comunicherà come lei nn e' piu' dipendente a quel punto noi chiederemo il suo TFR, se non e' sufficiente a coprire saremo noi con lei a pattuire nuove proposte. L'azienda mi dice che non e' cosi'. Il mio TFR In azienda e' € 2.700 + € 13.000 nel fondo Fonte, naturalmente lordi.....da un calcolo estintivo la finanziaria vorrebbe € 14.700, per terminare il prestito mi mancano circa 40 rate da € 204,00 che tra l'altro secondo me la rata sarebbe dovuta diminuire in base alla mia % di cassa integrazione. Io cmq ho provato a richiedere una chiusura a stralcio con la finanziaria spiegando il momento di crisi economica e situazione lavorativa a cui sto andando incontro, ho proposto € 8.000. A questo punto vi chiedo se l'azienda non puo' darmi l'incentivo per licenziarmi, perche' potrebbe mettermi in mobilità quando l'incentivo non c'e' piu'. E soprattutto perche' potrei licenziarmi ma senza incentivo? Mi sa tanto di una presa in giro, non so se dalla legge italiana o dall'azienda! Vi prego datemi tutti i consigli utili......sinceramente l'incentivo mi farebbe tanto comodo e inoltre non mi fa piacere rientrare in azienda e sapere che c'e' tanta discriminazione.
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05/07/2013, ore 09:14
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