Ma quando il nostro Presidente del Consiglio si renderà conto a) di prendere uno stipendio dallo stato, b) che, in virtù della carica istituzionale che gli è stata conferita deve rispondere del proprio operato al parlamento o al capo dello stato in Italia e agli alleati GB e USA, c) smetterà di anteporre l'esposizione dei suoi peronali convincimenti e/o propositi ai media o alla stampa (solo quelli amici e consenzienti, bada bene), d) che la cosa così esposta diventa un fatto tutto suo privato e pertanto è inamissibile che venga divulgata con tali forme e priorità?Se io mi comportassi così sul lavoro mi avrebbero già cacciato.
C'è bancario e bancario: anche in banca la pratica vale più della grammatica (Nickname)
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17/03/2005, ore 09:44
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17/03/2005, ore 10:07
Cito quanto da te riportato in uno dei tuoi post :"Ultimamente ci siamo sbizzarriti su tutto, ma mi permetterei di ricordare quanto scritto in testa a questa pagina: ASSOCIAZIONE DIFESA UTENTI SERVIZI BANCARI POSTALI E ASSICURATIVI.Non sono io il moderatore, ma mi metto in testa che devo rientrare nel tema." |
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17/03/2005, ore 10:11
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17/03/2005, ore 10:22
Riporto pari pari una recente "agenzia"RISPARMIO: VISCO, FALSO IN BILANCIO OSTACOLO A DDL CONDIVISO Milano, 12 mar. - (Adnkronos) - Le frizioni con la Commissione Europea sull'apertura alla concorrenza del sistema bancario italiano si sarebbero potute evitare ''con un ddl condiviso'' in materia di risparmio, ma non e' stato possibile ottenerlo per la chiusura della maggioranza sul falso in bilancio, argomento del quale ''non si puo' nemmeno discutere''. E' la lettura che l'ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco (Ds), da' circa lo scambio di missive in materia di concorrenza nel settore creditizio intercorso tra la Banca d'Italia e il commissario europeo al Mercato interno, Charlie Mc Creevy, e sul successivo voto parlamentare che ha ribadito l'illimitatezza temporale del mandato del numero uno di palazzo Koch. Per Visco, che ha preso parte stamani a Milano al convegno Salvarisparmio 2005, oggi in Italia ''i reati societari non sono punibili. Il falso in bilancio e' un reato senza pena: e' un problema di cultura, oltre che di interessi specifici. Una parte degli imprenditori ritiene che il falso in bilancio sia un'esagerazione, perche' pensano che se uno non danneggia gli altri, non c'e' motivo di punirlo. Il problema e' la credibilita' dei bilanci: se parlate con un banchiere, vi dira' 'non prendetevela con noi, perche' le imprese non ci dicono nulla'. Se le norme sul falso in bilancio fossero piu' robuste, i tassi di interesse sarebbero piu' bassi. In un sistema che si basa sulla fiducia -ha concluso- tutto si tiene''. (Tog/Zn/Adnkronos)12 MAR 2005 16:57 e chi è la maggioranza? |
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17/03/2005, ore 10:58
sono stata tacciata di luddismo,ma non sarebbe una cattiva idea,tutto sommato!!O fa comodo sguazzare nel fango? |
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17/03/2005, ore 11:00
farà comodo a quello là, farci sguazzare nel fango. ma io cerco di tenere fuori la testa! |
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