Cerco di spiegarmi brevemente.Ho citato in giudizio una persona per dei soldi che mi doveva; nel tempo ho recuperato mille prove a mio favore, compresi contratti firmati dalla controparte che mi davano ragione assoluta.Data l'importanza delle mie prove, l'avvocato della controparte ha consigliato al suo assistito un compromesso fuori dal tribunale.Bene, il compromesso c'è stato ed è stato di NN euro. Il mio avvocato *mi ha consigliato* di accettare.Com'è finita? Che al termine di tutto il mio avvocato mi ha chiesto NN euro (TUTTO!!!) per la sua parcella.Essendo il mio avvocato, mi aspettavo consigli per il mio interesse, e non per l'interesse (esclusivo) del mio avvocato. E' lapalissiano che se mi fosse stato detto che l'intero "ricavato" della citazione sarebbe servito appena a coprire le spese, con le carte che avevo in mano sarei andato al processo - almeno tali spese non le avrei coperte io (vittoria certa).Cosa ne pensate del suo atteggiamento? Non è morale, ma è possibile per un avvocato?
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02/07/2010, ore 09:47
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02/07/2010, ore 11:31
beh, su questo forum mi sto impegnando da tempo a far capire che se ci si rivolge ad un avvocato per far causa a una banca.... spesso si finisce col far guadagnare anche l'avvocato.concordo con te, mark2x, ma purtroppo, almeno dal mio punto di vista, hai scoperto la classica "acqua calda".non è una regola assoluta, anche perchè per fortuna esistono avvocati validi che sanno il fatto loro, ma capita "spesso assai"... |
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02/07/2010, ore 11:56
Grazie Gustavo, però la domanda è come se sia giusto che un avvocato non faccia i miei interessi quando avrebbe potuto farli (bastava un consiglio diverso, cioè: vai al processo che ti paghi le spese).Invece per far meno fatica ha preferito consigliarmi l'accordo.Ripeto, le carte erano disarmanti (per la controparte). |
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02/07/2010, ore 12:23
la domanda è retorica e la risposta è scontata....ma se lo vuoi vedere scritto, te lo scrivo; non è giusto!!! |
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02/07/2010, ore 12:54
MARK dice<< |
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02/07/2010, ore 13:19
Allora, ringrazio tutti delle chiare risposte, però la mia domanda non verte sul fatto economico (alla fine non ci ho rimesso nulla - erano tra l'altro piccole cifre - ed ho dimostrato di aver ragione - cosa per me più importante in assoluto).La mia domanda è questa: io mi affido ad un avvocato. Ci sono due strade, la A e la B. L'avvocato sa che la strada B al suo assistito non va bene eppure la consiglia.Può *deontologicamente* farlo? |
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