quella sentenza di cassazione riguardava un crimine che con il suo caso avrebbe poco a che vedere. Ma ha sancito alcuni principi che si possono far valere anche nelle sue condizioni . Tranquilla, la sua casa non e'/era nella piena disponibilità del coniuge. Infatti per meta' e' registrata a suo nome e lei ci vive. quindi decade qualunque possibilità di sequestro e messa in vendita per intero all'asta. Un sequestro puo anche essere chiesto per garantire la conservazione del bene affinche non vada venduto/deteriorato. Ma la finanziaria ha gia su di esso una ipoteca, quindi il sequestro non serve. Di fatto la finanziaria potrà vendere la quota sulla quale ha l'ipoteca. E potrà in futuro anche chiedere la divisione giudiziale del bene o la sua messa in vendita per intero, ma dovrà farlo sulla base di una perizia, per un valore di mercato e tenere conto dei suoi interessi. Ben altra cosa che metterla all'asta, vederla andare deserta e poi farla aggiudicare per 4 soldi. Saluti

Hannibal e' propio questo il punto e che siamo gia' alla divisione giudiziale, quindi come posso oppormi a questo?Ti leggo un punto fondamentale: E' QUINDI, INTERESSE DI UCCMM, PROMUOVERE IL GIUDIZIO DI DIVISIONE ONDE POTER PROCEDRE ALLA VENDITA DEL BENE IMMOBILE PIGNORATO PROQUOTA E SODDISSFARSI COSI' SULLA QUOTA -PREZZO SPETTANZA DEL SIGN.xxxxxxx IOTECA GIUDIZIALE IN DATA 20 06/2008 grazie rossella

beh, purtroppo in questo caso deve seguire la prassi e seguire la vendita. se l'ipoteca e' stata apposta prima della separazione credo che le decada il diritto all'abitazione sul 50% di proprietà del marito. Adesso potrà solo opporre al sig giudice che la sua metà ha un valore superiore all'altra perche' lei non ha alcun interesse a svenderla, che faccia eseguire una stima di mercato a spese di chi chiede la vendita e che le venga riconosciuto il 50% del valore di mercato e non del valore di realizzo. Metta il giudice in condizione di aiutare una madre, realisticamente se puo cerchi di ottenere un mutuo per acquistare il 50% . tanti auguri

Ciao Hannibal, questa mattina mi richerero' all'udienza, non so' bene cosa potro proporre al giudice.

Sono abbanstanza ansiosa , rileggendo l'atto mi sono accorta che nell'integrazione scvitta a penna e' indicato questo:illsissimo giudice voglia disporre la vendita del compendio pignorato facendo presente che l'atto (nn si capisce) o altro di cessione in favore della sottoscrittaXXXX e' necessaria alla trascrizione del pignoramaneto e che riguarda il diritto di abitazione e non il diritto di propieta' ed e' cmq inefficace nel confronti del debitore procedente???Allora il diritto di abitazione mi spetta????grazie ancora per il tempo dedicatomi.rossella

il diritto di abitazione le spetta fino a che il giudice non decide diversamente. potrebbe anche darsi che l'ipoteca messa dalla finanziaria non possa intaccare il suo diritto di abitazione costituitosi con la separazione. Ho la sensazione che rientrerà a casa piu tranquilla. Mi pare che i giudici per deontologia proteggano le vedove e le separate, Ci sentiamo, saluti