Ciao a tutti!A novembre 2008 ho messo in conto vendita presso un'armeria la mia arma (usata) dove è stata regolarmente venduta (l'acquirente in realtà aveva contattato me, poi io l'ho "dirottato" in armeria visto che l'arma era in vendita lì.....).Il negoziante, al momento di quantificare l'eventuale commissione sulla vendita, mi ha chiesto se intendevo acquistare il nuovo e io ho risposto di sì.Lui ha quindi venduto l'arma alla stessa cifra che io avevo intenzione di realizzare (1200 Euro), evidentemente calcolando il guadagno sulla successiva vendita (e personalmente mi sembra giusto....).Come da accordi quindi mi ha rilasciato uno scontrino non fiscale a ricevuta dell'acconto (i 1200 Euro) sull'ordine del nuovo ed io ho immediatamente fatto l'ordine della nuava arma (ovvero il 3 Gennaio 2009).A tutt'oggi l'ordine non è stato evaso e l'importatore (dopo una serie di vicende alquanto sgradevoli e poco professionali che tralascio in questa sede.....) ci ha fatto sapere (a me e al negoziante) che non lo onorerà mai.La prima domanda è quindi: può l'importatore/negoziante decidere di onorare o no un ordine in base al suo gusto personale?A parte ciò, avrei anche deciso di tagliare la testa al toro e prendere un'altra arma (altro importatore); a tal fine ho chiesto al negoziante la restituzione dell'acconto e, ovviamente lui cerca ora di "lucrarci" dicendo che avrebbe emesso scontrino (all'acquirente dell'usato) e quindi io dovrei pagargli l'IVA nonchè le tasse.A quanto mi risulta (ma sono davvero un profano, posso sbagliare) l'usato non paga l'IVA a meno che non lo si venda ad un prezzo superiore a quello del nuovo (in tal caso si applicherebbe l'IVA sulla differenza).Quali strumenti ho per riavere i miei soldi?Grazie!