Cara Adusbefmi par che qua si langue sull'argomento...che questa mi tocca andare fino a Cuneo per leggerla.;)San Paolo-Imi condannato per anatocismoTORINO. La sentenza del tribunale civile di Torino, che ha condannato unafiliale di Asti dell'istituto bancario San Paolo-Imi a versare 134 mila euroa un pensionato, per avere praticato anatocismo sui suoi conti correnti,potrebbe aprire la strada ad analoghe cause portate avanti da semplicicittadini ed imprenditori che possono contestare agli istituti di credito ilpagamento degli interessi sugli interessi.Il protagonista dell'azione legale, che si è conclusa con la condanna dellabanca, e' Giancarlo Ferro, un ragioniere di Asti, che ha rivendicato larestituzione di denaro che la banca gli aveva addebitato tra il 1985 e il2001, per un totale di circa 186 mila euro.In seguito alla sentenza favorevole al pensionato astigiano il San Paolo-Imidovra' rimborsare gli interessi ultra legali derivanti dalle clausolecontrattuali decretate nulle e che riguardano la pattuizione degliinteressi, dell'anatocismo e della commissione sul massimo scoperto.Martedì 22 Marzo 2005 ore 7:00
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22/03/2005, ore 11:31
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21/04/2005, ore 16:12
se vi interessa, sul sito del codacons di ieri è pubblicata la notizia di una recentissima sentenza del Tribunale di Napoli (essendo il mio foro, mi permetto di precisare che si tratta della sez. distaccata di Frattamaggiore) che ha condannato la banca a pagare, oltre gli interessi anatocistici per circa 8000 €, anche i danni per € 77.000!!!! |
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21/04/2005, ore 20:44
Che la stavo mandando a Tondi...telepatia fu???La mia arrivera' fra qualche anno???Anatocismo, banche ancora ko(21/04/2005) Ancora una vittoria per i correntisti. Il Tribunale di Napoli ha condannato un istituto di credito campano per aver applicato l'anatocismo: la prassi di capitalizzare gli interessi a favore della banca ogni tre mesi (a marzo, a giugno, a settembre e a dicembre) e quelli a favore del cliente solo annualmente. La sentenza va così ad aggiungersi alle altre già emesse negli scorsi mesi. La storia è nota.Il titolare di una società commerciale si è visto recapitare dal Giudice Unico del Tribunale di Napoli un decreto ingiuntivo con il quale si richiedeva il pagamento di 177.283,60 euro in favore del Banco di Napoli, per scoperti sul conto corrente e relativi interessi. Ma di fronte alla richiesta - spiega il Codacons, l'associazione dei consumatori che lo ha assistito - il correntista ha intentato una causa al Tribunale di Napoli che gli ha dato ragione, riconoscendo l'erroneità dei conteggi effettuati, in quanto erano stati richiesti interessi a tasso usurario, e l'applicazione della prassi anatocistici , in quanto gli interessi passivi erano applicati ogni trimestre solare anziché soltanto alla scadenza dell'anno solare.In particolare, nella sentenza si legge che: le emergenze evincibili dalla consulenza tecnica d'ufficio espletata nel corso del giudizio hanno consentito di accertare, in maniera pacifica ed inequivocabile, che sui conti correnti era stata applicata la capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi, con addebito del relativo costo a carico del correntista. E per queste ragioni il Tribunale ha ritenuto che l'importo richiesto dal Banco di Napoli era superiore a quanto effettivamente dovuto, condannando l'istituto non solo a restituire oltre 8.700 indebitamente percepiti, ma risarcendo anche il correntista con 77.468,55 euro per i danni cagionati. |
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