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Salve a tutti,premetto che sono venuto a conoscenza dell'anatocismo, solo ieri sera guardando striscia.

La mia domanda è la seguente: prima del terremoto dell'aquila, io e mia moglie abbiamo ottenuto un prestito dalla banca di credito cooperativo di roma, filiale dell'aquila. Dopo il terremoto, la banca ha sospeso le rate del suddetto prestito, dichiarando di farlo per venire in contro alla popolazione aquilana, per un totale di 18 mesi, e fino a qui direte voi tutto risaputo. Ma il bello è che poi la banca alla scadenza dei 18 mesi ci ha proposto 3 soluzioni:

1: riadeguamento maggiorato delle rate restanti, in seguito alle mancate 18 rate incassate

2: pagamento delle rate scadute in un'unica soluzione, con aggiunta degli interessi maturati nei 18 mesi non pagati

3: pagamento in un'unica soluzione dei solo interessi maturati dei 18 mesi non pagati, quest'ultima scelta da noi ben 4500 euro.

Posso recuperarli questi soldi in qualche maniera oppure sono andato ad ingrassare ancora di più la vacca bancaria insaziabile?

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"""""Posso recuperarli questi soldi in qualche maniera oppure sono andato ad ingrassare ancora di più la vacca bancaria insaziabile?"""""""

Bene lo show di “Elio” a “Striscia la Notizia” ti ha colpito, hai scoperto l'anatocismo? Però è chiaro che non hai capito una mazza della cosa (non per tua colpa, i comizi, so' comizi a prescindere). L'anatocismo è la pratica che veniva, viene e verrà effettuata del calcolo degli interessi, su interessi precedentemente contabilizzati e sommati al capitale prestato, così da diventare a loro volta capitale. La tipologia principe di questa situazione è “lo scoperto di conto”, insomma il fido che viene concesso ed utilizzato sul conto corrente. Tanti e tanti anni addietro, quando veniva contrattualizzato questo tipo di fido veniva indicato il solo tasso nominale annuo, poi qualcuno si è accorto che tale tasso non è quello effettivamente applicato ed ha iniziato ad attaccare causa. Il problema vero non è la differenza tra il tasso nominale ed il tasso effettivo per effetto della capitalizzazione trimestrale, il problema reale è che la banca in tantissime cause non è stata in grado di dimostrare che il tasso nominale era stato opportunamente contrattualizzato, insomma non aveva nessuna carta in mano dove era scritto il tasso al quale aveva prestato i soldi. Quando senti parlare di grosse, grossissime cifre che la banca è stata condannata a pagare, cifre moltissime volte ben superiori al fido stesso, non è per l'anatocismo, giacché la differenza tra i due tassi (nominale, effettivo) è ben poca cosa, che certamente non impoveriva il cliente, ma certamente, sui grandi numeri arricchiva la banca, ma SOLO perché il giudice incaricava il CTU, del momento, a ricalcolare tutti gli interessi al tasso legale. Il tasso legale, stabilito, dal “governo” anno per anno è ben inferiore al tasso extra-legale, che non vuol dire un tasso da reato, ma semplicemente il tasso contrattualizzato. E' chiaro che l'anatocismo non c'entra nulla con i crediti a rientro, come il tuo caso, crediti calcolati con l'ammortamento del debito alla francese (anche per altri tipi di ammortamento), tra l'altro, le banche forte della esperienza pregresse, oramai in questi ctr ben scrivono il tan, il teg ed il taeg (isc), preciso che il Taeg è OBBLIGARORIO indicarlo, poi le banche tengono hanno anche cambiato i contratti per tutti i tipo di fido, per cui non si faranno più trovare impreparate, come nel caso che non sono riuscite a dimostrare che il cliente era a conoscenza del tasso applicato. Se ricordi, all'inizio ho scritto, “venivano, vengono e verranno”, allora ti chiederai perché l'anatocismo viene ancora applicato. Perché ad aprile del 2000 il Comitato per il Credito ed il Risparmio ha decretato che a certe condizioni il calcolo trimestrale degli interessi si può fare e nel rispetto di queste condizioni le banche continuano a fare quello che prima facevano. In effetti “Elio” nella sua foga propagandistica molte cose non le ha dette. Le cause per anatocismo riguardano i rapporti di fido SOLO FINO AD APRILE DEL 2000, per tutti i conti aperti ed i fidi concessi dopo tale data, la causa si può anche fare ma è persa in partenza (anche in questo caso vi è una sentenza della Corte Costituzionale, che chiaramente “qualcuno” si è scordato di ricordarla). La ultima sentenza della C.C. Ha abolito un articolo che introduceva la prescrizione del reato decennale a partire dalla data di contabilizzazione degli interessi e non dalla data di chiusura del conto come stabilito dalla Cassazione a dicembre 2010. Tutto l'ambaradan vale, COMUNQUE, per i fidi sino ad aprile del 2000, quindi tutti coloro che erano affidati da prima di questa data possono chiedere alla banca il ricalcolo degli interessi dal giorno dell'inizio del rapporto di fido sino ad aprile 2000 e se la banca non li ricalcola, si fa causa, una causa vinta in partenza, alla luce delle precedenti sentenze. In sostanza, a fronte del SENZIONALISMO di “Elio” non è cambiato niente, è stato tentato di mettere un freno alle cause su fidi addirittura risalenti agli anni 50/60/70, si è combattuto sulla PRESCRIZIONE e le banche hanno perso, prima o poi ste' cause si consumeranno per morte naturale del contendere. A disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

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