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Discussione spostata dall'area "Supporto tecnico".

Salve, sono appena iscritta. La mia storia : ho ricevuto nel 1994 , a seguito della morte di mio padre, un debito di 80 milioni di lire , aveva una ditta individuale.La banca in oggetto; sottolineo che avevo 24 anni, mi ha fatto firmare delle carte, dicendo che il passaggio del debito di mio padre a me era giusto e indispensabile.Ho lavorato con la stessa , cercando di portare avanti l'attività , a fatica , ma risalendo piano piano. Avevo a mio carico 5 dipendenti, da tirare avanti.Un bel giorno , causa il passaggio della banca ad una nuova affiliazione(vi ricordate lo scandalo Fiorani?), dopo avere appena versato una somma di 5 milioni in assegni , mi viene bloccato il bancomat, e vengo avvisata di dovere immediatamente rientrare della somma per intero. Tengo a precisare che l'andamento del cc, nel frattempo era regolare(versavo molto e prelevavo giusto le spese dei dipendenti, Negli stessi giorni la banca sponsorizzava la imprenditoria femminile.Il giorno dopo ho chiuso! E chi mi risarcisce per un lavoro che non ho più? La banca ha poi chiesto un patteggiamento, così ho portato subito 12 milioni di lire , proprio per dimostarre la mia volontà di continuare a lavorare. Il giorno dopo mi manda un telegramma dicendo :Non è possibile concedere un accordo! Cosi' senza nemmeno più una lira, ho chiuso tutto, ed iniziato una vita di ricerca di altro lavoro.Ho iniziato una causa , ma mi sembra che nessuno voglia dire la verita':Nessuno vuole spiegarmi, compreso il mio avvocato, se queste carte alla morte di mio padre , potevano essere firmate , o meglio se era lecito chiedermi quel debito.Ancora, da onesta e sciocca ex-operaia-imprenditrice , mi chiedo:perchè rispetto ai 70 milioni con cui si chiude il rapporto meno 12 milioni versati in contanti, oggi dicono di esseresi sbagliati e vorrebbero chiudere a 22000 euro? Considerato che mio padre ha pagato per dieci anni ( fino al 94) cifre vergognose di interessi sullo scoperto , e ricapitalizzazioni varie? .. volendo io non vedere e sentire mai più questi signori, cosa potrei fare? una controfferta? posso chiedere io una cifra simbolica a risarcimento del danno di non avere più lavoro, di non essere più nessuno? e' lecito quello che chiedono? quale sarebbe una giusta mia offerta pur di non fare venire a mia mamma(pensionata e martire , con l'unica colpa di avere perso il suo compagno)..un infarto? posso chiedere di guardare questi conteggi?non mi fido più di nessuno , chiedo venia.Ringrazio per la cortese collaborazione.

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Gentile Utente,per fare un po' di chiarezza, dovrebbe cortesemente precisare se e quando è stato chiuso il rapporto con la banca e quale azione ha intrapreso il suo avvocato.Cordialmente

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nel senno del poi.i debiti non si trasmettono agli eredi a meno che questi accettino la successione.esiste anche l'accettazione con beneficio di inventario. cioè l'erede accetta la successione ma nel caso l'inventario sia a suo sfavore puo rinunciarvi.nell'ipotesi che il genitore avesse piu debito che patrimonio forse era meglio non accettare la successione, aprire una nuova ditta e continuare l'attivita'.il suo legale conosce cio che le dico e lei potrebbe controllare che linea sta seguendo. Che la banca abbia detto che era cosa giusta lei saldasse il debito e' normale. normale anche la richiesta di acconti. Adesso però si rende conto che forse era il caso di praticare il medesimo sistema della banca. cioe fare i propri interessi. non e' una ramanzina, solo una dimostrazione che le banche lavorano su due piani, commerciale e da imbonitore a proprio favore. se l'utente bancario cerca di fare l'imbonitore il sistema non funziona. Nell'ipotesi che la banca le abbia fatto continuare ad usare i conti della ditta potrebbe portare tutti gli estratti del conto ad una sede adusbef e esaminare la situazione anatocismo. se invece le hanno fatto chiudere i conti precedenti e riaprirli a suo nome, forse il legale avra' appiglio per qualche cosa. ma molto importante e' la situazione della successione.un saluto

hannibal
strademulte.it

Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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Chiarisco ulteriormente: il debito di mio padre ( compreso interessi anatocistici ) ammontava con la banca a 80 milioni. La banca lo ha girato su un conto nuovo a me intestato prima che la successione fosse aperta( mi aveva detto un consulente che la successione andava aperta solo a sei mesi dalla morte del de cuius), il giraconto è avvenuto a 3 mesi dalla morte.Ora ho bisogno di certezze : quando chiedero' di controllare i conteggi fatti dal nuovo consulente per anatocismo, sarà giusto diritto mio chiedere anche il conto degli interessi sul debito di mio padre? ossia: nella somma a me girata c'era un'altissima percentuale di interessi pagati ( dal 1975 al 1995).. a quale decreto devo fare riferimento?e soprattutto : come va chiamato questo "giraconto" del debito di mio padre , sul cc nuovo, visto che la successione non era ancora aperta? .Chiedo scusa ancora per ieri , ma non compariva il banner rispondi al messaggio..e così ho aperto un altro argomento(eredità..quando partire?), nel quale mi si consiglia di aprire due prodecimenti, uno per anatocismo su mio padre, uno per me. Ciò non credo sia più possibile perchè papà è morto nel 94 e la causa invece è del 2001...posso ancora fare qualcosa?Ringrazio tutti per la collaborazione celere dimostratami. resto in attesa.

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per agire contro la banca per gli interessi anatocistici e tutto il resto il conto deve essere chiuso da meno di 10 anniFaccia fare una valutazione da un Avvoccato Adsubef,per la mia ditta mi ci sono rivolta e mi hanno chiarito le idee e fatto vedere e valutare le possibilitàsaluti sesi

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