Buongiorno.
Velcoemente spiego.
Nel 2004, ha seguito di una truffa subita da MPS (For You e altre cose) rimango senza un centesimo, tutti i miei risparmi polverizzati.
Mi rivolgo ad una amica direttrice di una filiale Banca Intesa e chiedo un prestito (ho una attività professionale ed una famiglia da mandare avanti).
Al posto del prestito mi viene dato un fido "castelletto" di 20.000 euro. L'unica garanzia data sono le mie fatture "avere" e la conoscenza (leggi discrezionalità, che va bene solo se fa per loro).
Nel frattempo, tutto il mio sistema è collassato. Con BI cerco una soluzione perché non posso gestire il fido. Porto 3000 euro e li verso, per i restanti 17.000 non si raggiunge alcun accordo. Io voglio restituire mensilmente la cifra, compatibilmente con le mie possibilità, loro mi sparano un rientro da 1.800 euro al mese. Non se ne fa nulla e non li sento più.
Nei successivi 9 anni me ne vengono combinate di ogni colore, da finanziarie, tribunali e avvocati. In totale sborso oltre 80.000 per una conversione di pignoramento e parcelle astronomiche. Tutto questo con un lavoro precario, moglie disoccupata, due figli grandi ed una famiglia modesta alle spalle che mi aiuta come può. Ho sputtanato il mio futuro e quello dei miei figli.
Settimana scorsa mi arriva un decreto ingiuntivo da Italfondiario (per Intesa San Paolo) che mi chiede 58.000 euro "immediatamente".
Il mio legale personale (un familiare) mi dice però che ho 40 giorni per presentare opposizione.
Ci mettiamo subito al lavoro e in rete scopriamo molte cose su Italfondiario, anatocismo e altre truffe bancarie.
In particolare:
- una sentenza del tribunale di Piacenza contro Italafondiario, in opposizione ad un decreto ingiuntivo (caso molto simile al mio): opposizione accolta per anatocismo e commissioni non dovute. Decreto revocato!
(link diretto: http://www.giornalegiuridico.com/la-commissione-dio-massimo-scoperto-deve-essere-restituita-dalla-banca-in-quanto-illegittima)
- la decisione recentissima della Consulta di bocciare il decreto "salva-banche"
(link diretto: http://www.altalex.com/index.php?idnot=17819).
Ci sono poi tantissimi altri documenti che possono avvallare la mia opposizione.
In relazione a tutto ciò chiedo:
1) devo fare anche una denuncia (o esposto) contro i due soggetti, per truffa (o tentata truffa), usura, abuso di posizione dominante o altro?
E' chiaro che 17mila che diventano 58mila in otto anni circa "soffrono" di anatocismo ed usura.
2) la necessaria (penso) valutazione di un perito sullo cifre va fatta prima dell'opposizione, anche se (appunto) sono palesi le violazione
ed i soprusi subiti?
3) Quanto costa una perizia giudiziale (si chiama così?) sulle cifre in questione?
In ultimo dichiaro:
- in nove anni non ho mai ricevuto alcunché (lettere raccomandate o altro) dalla banca ne da altri. Non possiedo nessun documento (estratti conto, contratto del fido od altro) perché non me li hanno mai rilasciati.
A questi soggetti voglio farla pagare cara e salata perché la loro strategia (e cioé attendere fino al limite della prescrizione, 10 anni) è chiaramente un abuso della loro posizione. Mi hanno trascurato, sono stati superficiali e mi hanno mancato di rispetto, non accogliendo le mie proposte.
Per presentare questo decreto, si sono attaccati ad alcune ipoteche presenti ma che non devono esistere, perché risalenti a mutui o procedure giudiziali già terminate (per queste cose non posso denunciare chi non mi ha tolto le ipoteche?).
Italfondiario risultatano essere una manica di usurai, mentre Intesa San Paolo sono degli affaristi malfattori con decine di denunce e casi giudiziari per i lro dirigenti (in rete si trova un sacco di materiale, a tali propositi).
Io non sarò il loro ennesimo investimento andato a buon fine.
Ringrazio sin d'ora per quantii vogliono rilasciare risposte ai miei quesiti, oppure loro impressioni e (soprattutto) consigli.
Angelo