Salve,vorrei esporvi la mia problematica per chiedervi dei consigli.14 mesi fa ho firmato il rogito, nella stessa data dinanzi al notatio veniva firmata anche una 2" scrittura privata tra me ed il costruttore. In tale scrittura privata si riportavano dei lavori da completare e si bloccava (a custodia del notaio) un assegno da me emesso di X EURO a garanzia dell'esecuzione di tali lavori. I lavori, in tale scrittura, erano elencati e veniva identificata la data del 30-09-2008 come termine ultimo per il completamento. La scrittura recita "..pertanto allo scadere di dato termine ed ad ultimazione dei suddetti lavori, detta somma sara' consegnata alla parte venditrice. Qualori detti lavori non saranno effettuati entro detto termine, detta somma sara' riconsegnata alla parte acquirente". Bene. Tali lavori sono stati completati solo in parte e anche dopo il 30-09 e sono trascorsi 12 mesi dal 30-9-2008. Io non ho firmato (ne mi e' stato consegnato) alcun verbale di completamento lavori e, basta fare una visita in casa, per capire che tali lavori restano da completare. Ottimo. Lo scorso agosto, stufo della situazione, invito a mezzo racc.r.r. il costruttore a trovare un accordo, tipo 50:50. Oggi il costruttore mi recapita racc.r.r. dicendo che lui ha completato i lavori (Senza specificare la data) e quindi esige tale somma X in toto.Sperando di aver descritto bene il tutto. Volevo chiedervi se, in assenza di un vrbale di fine lavori da me firmato, il costruttore ha il diritto di agire legalmente e richiedere tale somma.grazie a tuttiatollo
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08/10/2009, ore 14:51
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08/10/2009, ore 15:07
Vai da un avvocato, non hai scelta.Il notaio dovrà trattenere l'assegno fino a dimostrato completamento dei lavori.Quindi arriverete a due perizie di parte e se la risolvete bene, altrimenti si va in Tribunale.Una domanda, è già stato fatto il rogito? L'immobile è intestato a te ? |
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08/10/2009, ore 19:06
Grazie del consiglio, si il rogito e' stato fatto nel luglio 2008. L'immobile e' intestato a me e mia moglie.Una domanda, se il costruttore nominasse un perito e questi venendo a casa confermasse che le opere A e B sono mancanti, io perche' dovrei nominare un altro perito? ovv. fermo restando che il perito del costruttore, in quanto perito, faccia una perizia corretta. In realta' noi non e' che non vogliamo svincolare la quota X (che e' irrisoria, parliamo di 2000 EURO) ma vorremmo che le opere A e B fossero completate oppure decurtate dalla quota X. IMHO, il costruttore non scende a patti perche' sa di stare nel torto e prob. x tale motivo non nominera' il perito.Ultima cosa, mi e' sembrato di capire che il termine ultimo scritto riportato nella scrittura privata non ha alcun valore, cioe' il costruttore avrebbe potuto completare i lavori anche nel 2011 e richiedere la somma?grazie molte |
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08/10/2009, ore 19:33
Non so rispondere alla tua ultima domanda, ma credo che hai ragione tu.Pero' perdonami, per 2000 euro se non accetta 50/50 prova a rilanciare... si che so 70/30 a tuo sfavore.Visti gli importi costa di più fare le perizie, sarebbe un'assurdità.In parole povere meglio perdere 2000 euro che andare in tribunale.Non è che per caso l'assegno è di un c/c diverso da dove hai il mutuo?Diciamo un c/c che puoi chiudere?In quel caso... Chiudi il conto, informi il notaio e lasci che si scaldi l'impresario... perchè quell'assegno diventa "non incassabile" |
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10/10/2009, ore 13:23
Avevo pensato a chiudere il conto (che in effetti e' diverso da quello del mutuo, e' un conto postale e volevamo chiuderlo) ma prob. se l'assegno risulta bloccato da un notaio ==> deduco che le poste non ti permettano di chiudere un conto con un assegno non rientrato.Pero', in generale, questo non risolverebbe il problema in quanto potrei essere sempre chiamato dal costruttore a onorare il pagamento.Credo che l'ultima spiaggia sia quella di richiedere al costruttore il verbale da me firmato per il completamento di tali lavori.(ovv. tale verbale non esiste ne mi e' mai stato presentato).Ma non so se si puo' fare.Un'altra domanda, perdonami, ma magari mi puoi aiutare: supponiamo che io invii un sollecito di pagamento a qualcuno, esiste un tempo minimo di risposta che devo garantire a tale persona? oppure posso dire "se non mi paghi entro 10gg ti denuncio (ti porto in tribunale o altro)"?in generale credo che bisognerebbe dare alla controparte un "tempo ragionevole" tipo 15gg o 30gg...10gg mi sembra un "vizio" impugnabile (se cosi' si puo' dire :)ancora grazie per il vs servizio e per i consigli che date (in generale sono anche un supproto morale in queste situazioni :) |
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