Mia sorella deceduta nel 2011 a seguito di un incidente stradale, nel 1992 aveva stipulato un'assicurazione vita mista rivalutabile a premi costanti Drp Super di Alleanza per la durata di 25 anni.
Nel 2004 ha sostituito il contratto con una un'altro simile sempre di Alleanza denominato DR con premi complementari (che prevede un premio pari al triplo del valore di riscatto in caso di premorienza a seguito di incidente stradale).
Nel 2007 ha interrotto il pagamento dei premi e chiesto un prestito di 7.682€ euro.
Gli ultimi documenti che abbiamo trovato sono:
Un riepilogo ufficiale prima dell'interruzione del pagamento con i seguenti dati:Alleanza assicurazioni pagherà a scadenza 29.411€ rivalutato con tasso minimo garantito del 2% 33.349€ a scadenza, in caso di premorienza per incidente stradale 88.235€
Un riepilogo ufficioso con i seguenti dati versamenti effettuati 23.519€ valore riduzione caso morte 4.849€ valore riscatto lordo 15.694€ prestito maturato 8.166€.
Infine dietro nostra richiesta ci hanno fatto sapere che l'ammontare dei premi versati da mia sorella risultano essere 24.032€
Ora deceduta mia sorella i due figli beneficiari chiedono il riscatto e alleanza continua a comunicare cifre di di riscatto diverse. Prima dichiara una cifra complessiva di 18.794€ poi prepara due assegni indicando come capitale liquidabile 42.175€ a cui vengono tolti 9.357€ per rimborso prestito e interessi e quindi un totale netto di 32.818€ e quindi prepara due assegni di 16.409€ uno per ciascun figlio.
Il giorno dopo ritira gli assegni dichiarando di essersi sbagliata che i beneficiari non hanno diritto al triplo del valore di riscatto per incidente stradale e quindi vorrebbe liquidare solo 16.409€ diviso a metà tra i due figli.
Di fronte a questa confusione non sappiamo bene come comportarci è il caso di far intervenire un avvocato? quali sarebbero i nostri diritti? come è possibile capire qual'è il reale valore di riscatto della polizza, quali i valori di riduzione?
Grazie per i consigli che vorrete darmi.