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ho stipulato una polizza vita con Milano ass nel 1993, poi nel 1998 ho ridotto il premio annuale e mi hanno fatto sottoscrivere un nuova polizza. ora, alla scadenza della stessa mi accorgo che il tasso tecnico non è più al 4% ma al 2%. volendo lasciare la prestazione a data da destinarsi, con differimento automatico alla scadenza, è corretto che il tutto venga rivalutato al 2% e non al 4%. perchè mi hanno fatto sottoscrivere una nuova polizza con altre condizioni?

per favore se qualcuno mi può dare risposta velocemente perchè entro mercoledì devo decidere che fare ! grazie mille a questo forum !

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Proprio per quel motivo!!! La compagnia ha spinto per sostituire quei vecchi contratti più onerosi per le proprie tasche, e l'agente non ha perso l'occasione per guadagnare provvigioni con un nuovo contratto.

Le condizioni di differimento sono quelle previste dal contratto in essere, quello estinto non ha più valore.

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La prima domanda che pongo è hai fatto una trasformazione vale a dire la riserva maturata dalla vecchia polizza è stata avvalorata in una nuova polizza con nuova tariffa nuovo premio e nuova durata,questo è importante per capire che cosa avete fatto.

La questione del tasso tecnico non va confuso con il tasso di rivalutazione sono due cose distinte è separate,il tasso tecnico è un tasso con cui al capitale o alla rendita tecnica si aggiunge una maggiorazzione calcolata sull'intera durata,mentre la rivalutazione è la misura effettiva di come evolve il capitale o la rendita.

Mi spiego con un esempio se la polizza prevede un tasso tecnico 4 ed ho 30 mila euro di capitale,se il rendimento netto retrocesso è 4 avrò ancora 30 mila euro, se il tasso di rivalutazione è 5 avrò una rivalutazione pari all'1% CIOE 5 - 4 * 1 ed il capitale diventa 30 x 101 = 30300 euro,se invece la livalutazione è 3 cioè 4-3 = -1il capitale scenderà a 30 x 99 = a 29700.

In definitiva quello che conta non è tanto il tasso tecnico quanto il tasso di rivalutazione garantito,il vantaggio del tasso tecnico si avrà solo per il caso morte nei primi anni e la polizza e proporzionalmente più costosa,aggiungo che la misura del tasso tecnico massimo applicabile lo stabilisce l'ivass e non la singola compagnia.

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Credo sia inutile una discussione prettamente tecnica, nei contratti il minimo garantito è normalmente allineato al tasso tecnico, non avrebbe senso avere un certo tasso tecnico ed un minimo garantito inferiore. Quindi in passato, ma ancora lo fanno, sicuramente le compagnie hanno cercato di dirottare verso prodotti meno onerosi (soprattutto a scadenza, quando il differimento diventerebbe troppo oneroso rispetto al rendimento delle gestioni), prendendo la palla al balzo per far sottoscrivere nuovi contratti ed incassare nuove provvigioni (dal punto di vista dell'agente).

Ad ogni modo il contratto è stato sostituito (al massimo il primo potrebbe essere stato portato in riduzione, in tal caso almeno il capitale accumulato in quella polizza si rivaluterebbe alle vecchie condizioni), e per quanto versato nella nuova polizza si rivaluterà secondo quanto indicato nelle relative condizioni contrattuali; ovvio che un tasso tecnico inferiore lascia pensare ad un tasso minimo garantito inferiore, ma appunto solo nelle condizioni contrattuali si possono riscontrare le regole di rivalutazione, in funzione del rendimento delle gestioni e del trattenuto.

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Eppur è cosi,anzi ti dico che considerando il decennio trascorso un tasso tecnico di 3 o 4 a portato a capitali o rendite inferiori rispetto al capitale iniziale non avendo la rivalutazione media retrocessa raggiunto il 3%

Oggi si usa il 2,ma vale sempre lo stesso principio

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ok grazie, quindi..alla scadenza, non volendo scegliere il differimento a scadenza, il capitale e interessi maturali dalla scadenza in poi matureranno il tasso tecnico di quale contratto? il primo o il nuovo? o separatamente per le quote versate e a seconda dei periodi di competenza?

grazie !

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