Buon giorno,ho letto con interesse questo suo messaggio e le sue argomentazioni relative alle Polizze Aspecta.Anche a me recentemente è stato proposto di aderire al programma "Oltre l'Orizzonte" di Aspecta che nel pacchetto contiene come cavallo di battaglia il "fondo Seven Stars Invest" seguono con incidenza marginale: vari APF con profilo di rischio medio-alto e DWS FlexPension con profilo di rischio basso. Dato che il "piazzista di turno" in questo caso è un conoscente, dovrò essere piuttosto delicata nel riportare tutte le considerazioni lette che peraltro condivido. Nella mia ingenuità di non adetta ai lavori, le chiedo se, volendo per ipotesi dar credito alle voci che darebbero il singolo prodotto Seven Star come un ottimo investimento (se mantenuto per almeno 10 anni .... non meno?), non sarebbe possibile aderire privatamente bypassando intermediari finanziari a quote di questo fondo? Colgo l'occasione per chiedere un suo parere sulle valutazioni che sto conducendo attualmente: Ho recentemente liquidato quote di Fondo Capitalgest Azioni e Capitalgest Bond Emerging Market, ributtando parte di liquidità in azioni perciò incrementando un già consistente pacchetto azionario che al momento tengo bloccato aspettando tempi migliori per vendere dato che alcune posizioni sono in perdita e che non ho bisogno di liquidità. Vorrei però diversificare gli investimenti ricercando, come ovvio, un dignitoso rendimento senza rischiare troppo. Un qualcosa in più rispetto al 4 o 4,5% di conto arancio sul quale metto la liquidità non di pronto intervento. Sono in dubbio se aderire, entro quando e con quale consistenza alle seguenti soluzioni: per la diversificazione - convertibile arancio- bilancio arancio per il rendimento- capitalgest equity emerging market (comodo avendo posizioni bancarie solo con UBI Banca Lombarda)- Lyxor ETF MSCI India- Lyxor ETF MSCI Cina- Fondi che investono in Paesi BRIC (fineco) se non voglio rischiare su un unico Paese (nell'immediato posso prevedere un primo versamento di 10.000€ e poi versamenti periodici da 1000€ oppure nuovi accumuli per nuovi investimenti dopo 4/5 mesi) Mi si dice che il meglio resta comunque sempre il gestire un portafoglio azionario con diversificate blue chips dai buoni rendimenti, ma non voglio eccedere nel rischiare e nel dovermi interessare sempre personalmente alla compravendita primo perché ribadisco di non essere un'esperta e non voglio esagerare nell'assumermi il peso della responsabilità. Secondo perché quando le azioni sono in perdita si rischia di tenere troppo a lungo capitale fermo che produce si rendimento, ma non può essere usato per investimenti più redditizzi. Mi resta inoltre il dubbio di sbagliare nel non prevedere l'adesione a Fondi Pensione Aperti o Chiusi per costituire una pensione integrativa a me (lavoro dal 1986 e ho scelto di lasciare il TFR in azienda perché il mio fondo di categoria FONTE non mi sembra che vanti un significativo rendimento medio) e a mio marito che ha circa 25 anni di contributi da lavoratore dipendente e 2 anni da lavoratore autonomo (dato questa sua attuale posizione, ho stipulato una polizza infortuni, una caso morte, e una per riconoscimento diaria). grata se potrà darmi qualche suggerimento in materia, la saluto cordialmente. p.s. chedo scusa per aver inglobato in unico messaggio due argomenti diversi. Mi spiace inoltre non poter inserire link che facilitino il collegamento alla descrizione dei prodotti finanziari da me elencati.