Quanta amarezza condivido con te per la solita storia. Quando si tratta di firmare i contratti ti mostrano tabelle fantasmagoriche, numeri allettanti che ti inducono a fare l'affare anche perchè in caso di necessità ... blà blà blà. Quando richiedi giustamente ciò che ti spetta, non rientri mai e sottolineo mai, nemmeno del denaro che hai versato. Se leggerai il contratto vedrai che come minmo, in tre righe specifiche troverai scritto: sottrarre, scalare, diminuire, scontare, togliere, abbassare, ridurre etc.

Ciao g.g.,

se hai sottoscritto un FIP come penso io, ti è stata applicata l'aliquota di tassazione prevista a scadenza sui premi versati e dedotti.

Sicuramente è vero che lo prevede il regolamento dei FIP e che sono cose stabilite "dallo stato", ma si tratta di un aspetto che ovviamente doveva esserti stato illustrato.
In pratica se hai dedotto i premi dal tuo reddito, traendo un beneficio fiscale, a scadenza prima di liquidare il corrispettivo la compagnia trattiene dal versato (sulla plusvalenza è 11% come sai) l'aliquota di riferimento che mi pare fosse 23% (io ho iniziato a lavorare col nuovo sistema in vigore dal 2007, più favorevole).

Quindi non ti hanno eventualmente dato le informazioni complete, ma nel momento della liquidazione dovresti aver visto che la posizione maturata è TOT e dopo la tassazione è diventata 7.800 €.

Spero di esser stato chiaro, saluti!

No andrea non sei chiaro nemmeno.tu. L11% di cui parlate è la tassazione sulle plusvalenze,che non riguarda per niente la tassazione a scadenza,quello che invece occorre chiarire è il meccanismo della tassazione sui premi versati,che incidono in misura diversa fino al decreto maroni cdel gennaio 2005;fino a tale data si tassava con il CRITERIOdella tassazione sepAarata,dopo tale data si tassa in base ad una cedolare secca del 15% per contratti di durata di almeno 15 e decrescenti fino al 9% per contratti fino a 35 anni e più.

Se ne deduce cle la parte fino al 2005 è penalizzata e la parte che viene dopo molto meno,ed è esattamamente quello che accaduto nel caso in questione,per essere piu' chiaro avendo un imponibile di 20 mila fino al 2005 non era il caso di aprire il fip per lucrare oneri deducibili.

Per completezza di informazione,dico tuttavia che avendo risparmiato il 27% di irpef,l'1,5 di addizionale regionale e lo 0,5 di imposta comunale avremo i seguenti dati:irisparmio annuo del 29% che su 9000 fa 2610 da aggiungere matematicamente alle 7800 per un nuovo totale di 2610 + 7800 = 10410.non c'è da stare allegri ma nemmeno è il caso di disperarsi.

PS- Il risultato mostrato comprende i costi sopportati,e non tiene conto della linea di gestione seguita

Vi ringrazio per la partecipazione,ma c'è una cosa che continuo a non capire:quando ho sottoscritto la prima quota del fondo pensione,pensavo solo di poter avere una piccola integrazione alla futura pensione o una sommetta probabilmente meglio valorizzata rispetto alle mie capacità di investimento,senza deduzioni o altro.Mi sembra perciò assurdo che qualcuno(Stato o Axa)mi decurti sotto forma di tasse una piccola forma di risparmio(Posso capire giusto l'11% di cui ho detto).Potrei anche arrivare a capire che qualcuno mi richieda se avessi,per caso,tratto alcun vantaggio dall'operazione,e,in quel caso,prospettarmi cosa dovrei sopportare.Mancando questi presupposti,mi sembra assurdo che chicchessia possa permettersi di inventare a mio nome un "iter" che non c'è mai stato.Grazie g.g.

Che il programma non era adatto l'ho gia detto,che qualcuno te lo abbia rifilato in modo improprio pùò darsi,ma che tu in tanti anni non hai avuto modo di chiarirti le idee,non ci credo,perchè ogni hanno la compagnia manda un estratto conto.

Fra l'altro i fip i pip ed i fondi aperti sono definiti per leggE,e le leggi vengono scritte per la parte contrattuale debole.Capita anche che chi ti propone un piano non ne conosca i contenuti,e questo ti pùò capitare alla AXA - ALLE POSTE - IN BANCA -HO ANCHE A CASA TUA GIACCA è CRAVATTA SORRISO SMAGLIANTE E IL DESTINO E' MEZZO COMPIUTO.