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Non so piu' come agire.... Nel 2001 ho stipulato una polizza vita con l'INA, facendomi abbindolare da una ragazza/amica, che raccontandomela per bene, mi ha fatto stipulare la polizza vita mista a premio annuo costante e a indicizzazione del capitale (tariffa 03CX). A quel tempo, essendo giovane ed inesperta, mi sono fatta fregare. Ho pagato ben 13 trimestralità da 402 euro cad per tre anni. Purtroppo nel corso dei tre anni, la subagenzia che allora gestiva la pratica, la DVM di Milano, affidata un fantomatico Isp.Sig.Alberto Benini, attualmente ancora nelle fila dell'agenzia Ina di Milano Rho in via Guglielmo Silva a Milano, ha annullato e sostituito la polizza primaria per ben 2 volte. Pertanto i miei premi regolarmente versati sono spalmati su tre numeri di polizza diversi. Le trasformazioni sono state fatte senza una causa palese!Chiaramente mi hanno sempre fatto firmare le copie delle polizze trasformate senza mai fornirmi una nota informativa nè tantomeno l'originale. Ma ora viene il bello:per ragioni personali nel 2004 mi trasferisco a vivere in Svizzera, nel Canton Ticino, e dovendo sotenere diverse spese, chiedo un appuntamento al sopracitato signore il quale mi consiglia di congelare la polizza, avendo versato le 3 annualità previste dalle condizioni di vendita affinchè la polizza non fosse ritenuta nulla. E ci lasciamo con l'accordo di risentirsi alla fine dell'anno 2007, per riscattare quanto versato senza dover sostenere grandi quote di penali. Parliamo di circa 5.226 euro versati.Inizia cosi' mi la mia peripezia per cercare di ottenere il riscatto dei miei soldi. Per farvela breve, la DVM non esiste piu', questo ispettore Benini con il quale ho cercato di ottenere un appuntamento non mi ha voluta ricevere né al telefono né personalmente. Non avrà mica qualcosa da nascondere, verooooo???? Cosicchè sono in ballo con letteracce, fax, emails indirizzate all'uff. reclami di Roma ed all'agenzia di Milano Rho. Nonchè all'Isvap che un mese fa, oltre un anno dopo l'apertura del caso, mi ha scritto informandomi che è stata aperta un'istruttoria nei confronti dell'Ina.Da Gennaio 2009, il punto è che non risultano sui loro conti ben 5 trimestralità da 402 euro cad, per le quali ho fornito loro le prove dei pagamenti versati alla Banca S. Paolo. Ma come è possibile che non trovano i soldi??? Secondo loro non essendoci 5 trimestralità io non avrei diritto al riscatto. Peccato per loro io ho fornito le prove dei premi versati.Ho scritto alle varie testate giornalistiche, alle trasmissioni quali Striscia, a RaiTre, ma mi rendo conto di essere sola in mare di squali!Mi resta una strada, andare negli uffici di Milano e far arrivare i carabinieri!Ma sono la sola truffata da questa gentaglia!!!!??? Vi prego datemi un consiglio. Grazie

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Gentile Utente,su questo genere di contratto, si può richiedere il riscatto anticipato dopo il versamento di tre annualità, ovviamente, penalizzzando fortemente il capiate versato, trattandosi di polizza mista.Dalla sua descrizione, sembrerebbe siano stati stipulati più contratti , in tal caso, fermo restando che andrebbe esaminata la documentazione in suo possesso, si presume che per ciascuno, non siano stati raggiunti i 36 mesi di versamenti, quindi con perdita totale di quanto conferito.Ne deriva, che l'agente avrebbe percepito plurime commissioni a fronte di un danno economico perpetrato a suo sfavore.E' tuttavia suo dirittto richiedere copia di proposte e contrati, alla direzione generale per ulteriore approfondimento.Spiacente di non poterle essere di maggior aiuto.Cordialmente

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guarda che l'INA, in questo caso, è danneggiata come te, in quanto truffata da un soggetto al quale aveva dato fiducia come hai fatto tu. Se hai le prove che dimostrano i tuoi pagamenti, non hai di che preoccuparti. E' successa una cosa simile anche da noi, ancora si sta decidendo se sporgere o no denuncia o semplicemente far versare i soldi mancanti nella polizza del cliente gabbato senza denunciarlo. In caso di denuncia è intenzione dell' agenzia di costituirsi parte civile.

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non ho parole, altra vittima di questi venditori da strapazzo interessati solo alle provvigioni.mi pare che con certe compagnie capiti un po' troppo spesso, segno che c'è qualcosa da rivedere. o forse che in fondo va bene così e qualche caso di insoddisfazione giustifichi le maggiori vendite. io credo che la compagnia ina debba venirle incontro perchè è ovvio che non ha senso sottoscrivere quasi contestualmente tutti quei contratti, e lei è stata danneggiata da un venditore che poteva fregiarsi (almeno credo) del marchio ina.il che l'ha sicuramente aiutata a cadere nel "tranello".quindi sarebbe buona cosa venirle incontro.a che punto è l'istruttoria isvap?

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ma la cosa grave non è tanto nel mero discorso provvigionale (becero), quanto nel fatto che si è intascato proprio i soldi da versare... qua c'è il penale!!!!

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mi sembra strano si siano intascati i soldi visto che parla di transazioni bancarie e non consegna di "contanti" o assegni.

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