Fatto riferito: primi di giugno, primi soli primi week end al mare. E' sabato sera sulla riviera romagnola verso le 19,30 il negozio di cellulari, tv,hi-fi, computer etc. viene rapinato. Cassa svuotata più "confisca" dei portamonete dei tre avventori, del commesso e del titolare che dice essere assicurato contro furti e rapine con la migliore compagnia sul mercato. Esposta denuncia polizia giudiziaria, fatta richiesta singolarmente a compagnia per il risarcimento per le somme sottratte dichiarate all'autorità. Risposta compagnia: per danni a terzi subiti all'interno del negozio s'intendono danni derivati da cadute, collisioni o incidenti causati dal personale o dalle strutture di arredo e dagli oggetti contenuti al suo interno. Anche il titolare è stato risarcito soltanto e solo in parte per l'incasso. I danni non erano granchè (cento/duecento euro, documenti ritrovati praticamente subito) ma perchè bisogna sempre arrendersi?
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12/10/2011, ore 17:55
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12/10/2011, ore 18:22
Più che 'non arrendersi', bisogna leggere molto bene PRIMA quello che si firma. |
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13/10/2011, ore 09:19
In questo caso non c'è niente da leggere,l'avventore non può essere risarcito in quanto non esiste nessun collegamento fra la responsabilità del gestore vittima esso stesso e la rapina. |
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13/10/2011, ore 15:11
Devo scusarmi con gli amministratori perchè devo avere infranto qualche regola, per l'argomento specifico mi spiace soltanto perchè è un'amica che si era illusa in base a quanto detto dal titolare. Riflettendo più approfonditamente ritengo corretto il commento qua sopra, mi spiace ma è giusto così. |
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13/10/2011, ore 16:26
mi pare che ne abbiamo parlato sul forum adusbef circa un anno fa.esiste una legge che indennizza il cittadino quando non viene individuato l'autore del crimine. spetta all'autorita' di sicurezza dare informazione al cittadino che presenta la denuncia.Il caso citato era relativo alla vittima di stupro, non sono sicuro che possa essere apllicato anche a vittime di rapina.saluti |
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13/10/2011, ore 20:52
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