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http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/12/rating-grecia-fitch.shtml?uuid=de06f274-e403-11de-96ed-9909600eeb53La Commissione europea esorta il governo di Atene a prendere «misure supplementari» per ridurre il deficit. In una nota il commissario agli Affari economici e monetari Ue, Jaquin Almunia ha affermato che «una situazione difficile in un paese membro della zona euro è fonte di preoccupazione» per l'Eurozona «nel suo complesso».È chiaro - ha aggiunto Almunia - «che la Grecia deve far fronte a sfide economiche molto importanti». Il commissario ha detto anche di essere pronto ad aiutare Atene a mettere a punto un programma di risanamento, precisando di aver «preso nota» del fatto che la situazione economica della Grecia «è sotto l'attenzione dei mercati finanziari e delle agenzie di rating».Proprio oggi l'agenzia internazionale di rating Fitch ha bocciato la Grecia (messa sotto osservazione ieri anche da S&P), abbassandone il rating a BBB+ con outlook negativo a seguito dell'innalzamento del debito pubblico del paese. Fitch sottolinea che il taglio del rating riflette le prospettive negative sul debito pubblico ellenico, ma anche «la bassa credibilità delle istituzioni finanziarie e il clima politico».L'agenzia prevede che il governo greco a gennaio varerà una serie di misure straordinarie nel tentativo di riportare il deficit pubblico entro il 3% al 2013. Il taglio del rating di Fitch è inoltre motivato dalla storia della Grecia in tema di finanze pubbliche. Secondo l'agenzia, infatti, non è certo che il governo riuscirà a varare una serie di misure necessarie per riequilibrare i conti pubblici, in particolare una riforma delle pensioni e politiche di contenimento della spesa pubblica, e un allargamento della base imponibile al fine di ridurre il debito.L'Eurogruppo, tuttavia, getta acqua sul fuoco: «Non c'è alcun segnale di bancarotta in relazione alla Grecia». È questa la valutazione del presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker. Il suo portavoce ha confermato che la posizione di Juncker è la stessa espressa dopo la riunione dei ministri finanziari dell'Eurozona il primo dicembre scorso. «Quanto detto una settima fa non cambia», ha indicato il portavoce.I giudizi delle agenzie di rating hanno provocato una reazione molto negativa alla Borsa di Atene. L'indice composite ha chiuso in calo del 6,04% e il Ftse Athex 20, che riunisce i titoli maggiori, ha ceduto il 7,07 per cento. A pesare è stato soprattutto il settore bancario, che ha fatto molto peggio del comparto in Europa. Bank of Cyprus ha ceduto l'10,6%, Piraeus Bank l'8,1%, Marfin Popular Bank il 9,96%, National Bank of Greece il 9,95%, Efg Eurobank il 6,5% e Alpha Bank il 7,8%.Gli analisti greci parlano di reazione eccessiva dei mercati rispetto ai downgrade delle agenzie di rating e alla notizia che il deficit greco raggiungerà il 12,7% nel 2009, quattro volte di più rispetto al limite del 3% fissato dai parametri di Maastricht. Il mercato - accusano gli operatori greci - sta facendo poca distinzione fra gli istituti penalizzando anche chi, come Bank of Cyprus ha meno della metà della sua attività in Grecia.

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