L'italia era già all'8 posto nel 2012 (Fonte: manager on line) e oggi siamo pari alla Francia, e non per caso
La notizia è sul Sole24ore di oggi e parla di un arretramento dal 5° all'8° posto calcolato su 6 anni. Le due cose non sono quindi in contraddizione, ma la sostanza non cambia di una virgola:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-06-04/csc-italia-scende-ottavo-posto-manifatturiero-scavalcata-brasile-perse-12-anni-120mila-fabbriche-095929.shtml?uuid=ABLE6XNB
Se a questo aggiungiamo il dato sulla disoccupazione, il Pil che nel primo trimestre invece di avere il segno + continua a presentare il meno, il n. di aziende perse che emerge dall'articolo di cui al link... forse riallaciandoci al vecchio thread sugli "Italiani in fuga" chi lì sosteneva che il trend era cambiato e si poteva essere finalmente ottimisti dovrebbe fare quanto meno ammenda.
A parte questo, visto che il discorso è scivolato su Renzi e gli 80 euro, chiarisco come la penso. Io non faccio parte dei beneficiati dagli 80 € medesimi; rientro invece tra coloro che vedranno aumentare il prelievo sugli interessi di C.c. nonché tra i bastonati dalla Tasi (quest'ultima è in realtà un regalo di Saccomanni, Letta e delle "Larghe Intese"; ma Renzi l'ha comunque controfirmato e se ne assume la responsabilità). Cionondimeno, poiché comprendo perfettamente che il Paese non gira sui miei interessi personali io non critico affatto Renzi per questa manovra. Anzi: clap, clap clap! Appalusi a scena aperta. Perché se riusciranno a far muovere i consumi interni potrebbero rappresentare una boccata d'ossigeno per l'economia (che soffre appunto sui consumi interni). Non solo. Io Renzi l'ho votato alle Primarie e ho sempre dichiarato di sperare in lui come possibile risorsa per il cambiamento.
Ciò chiarito, ho però parecchie critche e riserve che mi permetto di avanzare. 1) non mi è piaciuto lo scavalcare Letta e andare a Palazzo Chigi senza passare dalle urne: non solo perché lui stesso aveva sempre dichiarato che mai l'avrebbe fatto, ma per il motivo - già espresso più volte - che così si è esposto a una situazione di debolezza e di ricatto da parte della sua stessa, eterogenea, maggioranza nonché dei suoi avversari interni e delle opposizioni a cui, necessariamente, deve chiedere i voti. Dunque, se per questa sua debolezza numerica al Senato fallisce le Riforme, lui si brucia e noi ci scordiamo 'ste benedette riforme per un altro ventennio.
2) Io personalmente, visto che il problema è la mancanza di lavoro, quegli 80 euro li avrei destinati alle imprese (magari a quelle che assumono), ma capisco che essendo il suo un Governo di sinistra deve seguire una certa linea.
3) Non appena pubblicarono la notizia degli 80 euro con i capitoli a copertura, dissi subito che mi sembravano coperture aleatorie per quest'anno, del tutto mancanti per l'anno prossimo. Cosa poi puntualmente confermata sia in sede nazionale che in sede UE (che chiede ulteriori "sforzi"). Dunque mi sembra evidente che tutto poggia sulla scommessa del trend economico in rialzo (già in parte smentito) e poi sul rilancio dei consumi interni, a cui gli 80 euro dovrebbero appunto far da stimolo. Se la cosa va, bravo Renzi e gli faccio pure gli applausi. Se però non va, dove andiamo a parare?
E comunque, al netto di tutto e sintetizzando, io faccio il tifo affinché le Riforme promesse riesca a vararale, non faccio parte di chi le critica nei meccanismi; ho solo un (fondato?) timore che, per le ragioni di cui sopra, non riesca a combinare nulla e si bruci per un piatto di lenticchie. E in quel caso, insieme a lui bruciamo anche noi le speranze di qualche Riforme concreta (vedi per esempio il Titolo V, che in edlizia ha fatto più danni di Attila il flagello di Dio)