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Qualcuno a "sx" ha da dire qualcosa? Prima Pagina IlmioGiornale Interni Esteri Economia Borsa Cultura Spettacoli Sport Motori Tech&Web Milano Roma Genova Archivio Il blog di Andrea Tornielli Il blog di Alberto Taliani Aiuto Inserisci i termini di ricerca Invia modulo di ricerca Web ilGiornale INTERNI venerdì 09 gennaio 2009, 08:18 E il sindacato fa la lista di proscrizione dei negozianti ebreidi Paolo GuzzantiVota1 2 3 4 5 Risultato Strumenti utili Carattere Salva l'articolo Invia a un amico Stampa Rss Pdf Segnala su OKNOtizie Commenti Condividi la tua opinione con gli altri lettori de ilGiornale.itLeggi tutti i commenti (75) Log in / Registrati alla community e lascia il tuo commentoaiuto La storia forse non si ripete, ma il mostro non è mai morto e oggi riappare sotto forma di invito a boicottare non i prodotti israeliani, badate, ma i negozi dei cittadini italiani dal nome ebraico. Il preannuncio di un pogrom, un’azione diretta contro chi è ebreo. Ho letto un profluvio di dichiarazioni sacrosante di condanna, ma ancora non una sola riga sulle attese iniziative della Procura della Repubblica di Roma, città in cui si sta consumando il seguente crimine: un piccolo sindacato (ottomila aderenti) che si chiama Flaica-uniti-Cub, di estrema sinistra, ha dichiarato di voler diffondere un elenco di italiani ebrei che abbiano un’attività commerciale, affinché siano boicottati. L’immagine che viene alla mente a tutte le persone perbene e con una memoria è quella di Berlino e delle altre città tedesche devastate nel novembre del 1938 quando le vetrine dei negozi dei tedeschi ebrei vennero infrante dai tedeschi «ariani» in quella che fu poi chiamata la notte dei cristalli. Noi certamente non avremo un pogrom, anche perché se una tale disgrazia dovesse accadere certamente i cittadini, fra cui chi scrive, prenderebbero non metaforicamente le armi, e quindi non avremo una notte dei cristalli. Ma avremo - abbiamo - le giornate della vergogna e della nausea. E ciò che ci fa più orrore, e che provoca maggiormente nausea, non è tanto il comunicato dei nazicomunisti del Flaica-uniti-Cub, ma il modo in cui La Repubblica, unico quotidiano italiano, ha dato la notizia con un breve testo neutro, impassibile e dunque complice, che vogliamo riprodurre come documento per la bacheca della memoria. Ecco che cosa scrive La Repubblica: sotto un titolo anodino («Roma, un sindacato fa liste di boicottaggio “Non andate nei negozi di ebrei”)». «Liste di negozi da boicottare perché i loro proprietari sono ebrei. Le ha stilate un sindacato autonomo romano del settore del commercio, il Flaica-uniti-Cub, che ha circa 8.000 iscritti, e che intende protestare in questo modo contro l’attacco a Gaza e a favore dei palestinesi. Il sindacato, già promotore di un boicottaggio dei prodotti made in Israel, nei prossimi giorni indirà volantinaggi davanti ai centri commerciali per indicare quali sono le strade i cui negozi sono in maggioranza proprietà di ebrei, e quindi da non frequentare». In quel «intende protestare in questo modo contro l’attacco a Gaza e a favore dei palestinesi» è la chiave di lettura della complicità: ci sono molti modi di protestare «contro l’attacco a Gaza» e questi sindacalisti creativi hanno scelto, pensate quanta sbrigliata fantasia, di boicottare i negozi italiani di cittadini italiani di religione ebraica.Ci auguriamo, per l’onore della professione giornalistica, che qualcuno chieda scusa. Naturalmente, e ne riferiamo in sede di cronaca, una quantità di dichiarazioni politiche bipartisan ha sommerso questo annuncio in un mare di condanne, senza se e senza ma, che tuttavia non potranno mai lavare l’onta che la città di Roma, la città della razzia nazifascista del Ghetto del 16 ottobre del 1943, ricordata in un celebre libro di Giacomo De Benedetti, subisce a causa di un gruppo di mascalzoni in libera uscita. Abbiamo letto della durissima condanna del sindaco Alemanno che ha ricordato il clima con cui il fascismo introdusse le infami leggi razziali del 1938, e ne siamo compiaciuti. Abbiamo letto le sbalordite parole del presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici il quale ha giustamente ricordato che iniziative imbecilli e sciagurate come questa hanno una precisa origine nella selezione parziale e manipolata, nonché tessuta di falsità nei confronti di Israele delle immagini e dei servizi televisivi. Pacifici ha avuto una reazione responsabile, calma e sdrammatizzata dichiarando che la comunità ebraica vuole contribuire alla distensione fra forze politiche, compreso il mondo islamico. Seguono le condanne del forzista romano Sammarco che ricorda la notte dei cristalli in Germania e di D’Amato del Partito democratico che svergogna gli autori dell’iniziativa, come anche tutti gli esponenti della politica cittadina della capitale.

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RinviatoColgo l'occassione,per darti un aiutino.Quando fai copia incolla,perdi 30 secondi e cancella le frasi tipo queste:---GuzzantiVota1 2 3 4 5 Risultato Strumenti utili Carattere Salva l'articolo Invia a un amico Stampa Rss Pdf Segnala su OKNOtiLeggi tutti i commenti (75) Log in / Registrati alla community e lascia il tuo commento---Ora mi rendo conto anche che vuoi visibilità ed hai postato fuori area, OK te lo tengo finchè posso.Come commento, affermo che le "teste di pazzo" stanno dapertutto, ma finchè non hanno potere decisionale o non governanno, le loro dichiarazioni lasciano il tempo che trovano! (qui c'è il sole)


Claudio

Ciao!

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