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Dietrofront della Camera sul Wi-Fi: tutto come prima (e peggio di prima)

http://estory.corriere.it/2013/07/22/dietrofront-camera-wifi-decreto-fare/

Il wi-fi con libero accesso è una realtà consolidata ormai in tutti i Paesi, spesso anche quelli del terzo mondo. Nel cosiddetto Decreto del Fare di liberalizzazioni non c'era praticamente nulla, salvo appunto 'sta cosa elementare del wi-fi. Ma a quanto pare non riusciranno a fare neppure questa... Roba da matti!

Nel frattempo la Corte Costituzionale ha abrogato il prelievo di solidarietà sulle pensioni oltre non ricordo quale cifra (governo Berlusconi) e dichiarato incostutuzionali le norme di razionalizzazione e contenimento della spesa delle Province - oltre all'accorpamento già in precedenza cassato - nonché l'aumento dei poteri alla Corte dei Conti (l'unica cosa che potrebbe mettere un freno agli sprechi di stato) del Governo Monti.

Il Debito Pubblico ha sfondato quota 130% e il Sole24 Ore di oggi ci delinea un quadro dove, con la riforma del catasto, i valori saranno parificati a quelli di mercato (chi li stabilisce?) e, quindi, invece di un alleggerimento si profila un'altra stangata sugli immobili.

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2013-07-22/accelera-catasto-fondato-mercato-112829.shtml?uuid=AbJDJNGI

...così non se ne vien fuori, signori miei.

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comunque se su due tasse equivalenti, ne facciamo pagare una sola, ma a tutti coloro i quali si trovano a doverla effettivamente pagare,

Ecco, appunto. facciamola pagare SOLO a chi deve effettivamente pagarla. E non è certo facendola confluire sulla tassa immobiliare che si ottiene questo risultato (il perché l'ho già spiegato). Ciò ovviamente a livello generale; perché nella fattispecie la via maestra resta la privatizzazione del "carrozzone immondo", con soluzione alla radice del problema canone, che semplicemente non avrebbe più ragione di esistere a spese dei già tartassati contribuenti italici.

...abbiamo bisogno di soluzioni serie, profonde e radicali. Non messe a punto di un sistema ormai fallito.

P.S. Questo capitalismo è in crisi: ma lascia libertà democratica e non perpetra genocidi. Attenzione a fare paralleli impropri!

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appunto, facciamola pagare a chiunque possieda una o più case, e che ricada nei limiti di età e di reddito previsti, perchè al giorno d'oggi non è pensabile vivere senza televisione, l'unico appunto è che probabilmente limiti di reddito e proprietò di casa fanno a pugni, tranne che in pochi casi eccezionali.

fattori ideologici mi dicono (e nin solo a me) che l'informazione non può essere solo privata, per cui la privatizzazione non può e non deve essere totale: inoltre la ragione mi dice che neppure un magnate arabo la acquisterebbe cos' com'è. Meglio scorporare diversi rami d'azienda, vendendo il possibile e conservare uno o due tg.

Questo capitalismo è in crisi: ma lascia libertà democratica e non perpetra genocidi

Tutto da verificare. Forse che il genocidio per eccellenza e l'ideologia comunista non nacquero nella stracapitalista Germania?

Attenzione a fare paralleli impropri!

Non ho fatto un parallelo, anzi ho messo due realtà di fronte all'altra.



Il problema non è Berlusconi, ma gli italiani che lo votano (Camilleri)

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Cominciamo dalla fine:

Non ho fatto un parallelo, anzi ho messo due realtà di fronte all'altra.

Fare un parallelo significa appunto questo: mettere due realtà di fronte per paragonarle. Riporto dal dizionario on-line:

parallelo
nome maschile 1. geografia circolo immaginario parallelo all'equatore Ci sono in tutto 180 paralleli: 90 a nord e 90 a sud dell'equatore.
2. paragone comparazione raffronto confronto fra due cose / persone
http://www.google.it/search?q=parallelo,+dizionario&ie=utf-8&oe=utf-8&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a&gws_rd=cr

Dopodiché dici:

appunto, facciamola pagare a chiunque possieda una o più case, e che ricada nei limiti di età e di reddito previsti

Esatto. Quindi scordiamoci l'idiozia di farla confluire nella nuova tassa immobiliare, perché così la si farebbe pagare anche a chi non è tenuto a farlo (già spiegato il perché).

fattori ideologici mi dicono (e non solo a me) che l'informazione non può essere solo privata, per cui la privatizzazione non può e non deve essere totale

Appunto: fattori ideologici. Sono già 3 o 4 pagine che tento di farti comprendere che la tua è una posizione meramente ideologica, quindi del tutto avulsa dalla realtà fattuale. Nella cruda realtà dei fatti, oggi tutti sanno che nulla è più privato della Rai. Infatti, mentre le altre Tv commerciali rispondono se non altro alle logiche di Mercato, la Rai è a completa disposizione degli interessi privati di lorsignori (politici, faccendieri, mafiosi, massoni e porcheria varia), che ne dispongono a loro piacimento per la ricorrente infornata di zoccole (copyright Barbareschi), di politici trombati, di parenti, amici e amici degli amici. Il tutto a spese del povero contribuente italiano. Voler mantenre lo status quo ha solo due possibili interpretazioni: o si è complici, sia pure solo moralmente, di questo marciume elevato a sistema; oppure ci si illude che la si possa risolvere riformando, che è un po' come credere alle favole. Al di fuori di queste 2 opzioni, per la quale non saprei quale indicare come peggiore, c'è solo la soluzione indicata da Renzi (ma anche da altri, per la verità), ovvero la privatizzazione.

Questo capitalismo è in crisi: ma lascia libertà democratica e non perpetra genocidi

Tutto da verificare. Forse che il genocidio per eccellenza e l'ideologia comunista non nacquero nella stracapitalista Germania?

La Storia ha già ampiamente verificato. E ha messo il suo verdetto. Ormai inappellabile. Quanto alla nascita della ideologia comunista, qui ti avventuri in un parallelo ancora più insidioso: anche il Nazismo nacque lì. E, guarda caso, si prefiggeva di combattere il capitalismo rapace e finanziario che (loro) ricollegavano agli ebrei. Guarda un po' tu se ti conviene battere su questo tasto...

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Fare un parallelo significa appunto questo: mettere due realtà di fronte per paragonarle

Si, accetto questa tua precisazione. Ma è solo un punto di partenza, non un punto di arrivo.

Esatto. Quindi scordiamoci l'idiozia di farla confluire nella nuova tassa immobiliare, perché così la si farebbe pagare anche a chi non è tenuto a farlo (già spiegato il perché

Non hai spiegato proprio nulla, perchè hai presupposto che per ogni casa si debba pagare un canone, mentre io dico per ogni testa. Non solo lo dico, ma l'ho già detto e lo ripeto.

Voler mantenre lo status quo ha solo due possibili interpretazioni: o si è complici, sia pure solo moralmente, di questo marciume elevato a sistema; oppure ci si illude che la si possa risolvere riformando, che è un po' come credere alle favole

Riduttivo limitante e dispotico: io infatti non ho proposto di mantenere lo status quo (a parte il fatto che poi bisogna anche decidere dove va a finire turra quella gente), ma ho proposto la terza via; una privatizzazione di una parte soltanto di ciò che tu dici peraltro già privato, lasciando i telegiornali di proprietà pubblica In contrapposizione ai tg privati di Mediaset e la7, nella realtà cambiando ben poco o nulla, perchè non c'è bisogno che ti ricordi che il canone rai non va a coprire i costi di tutta o di parte della rai, del servizio generale, o dei tg. ma è una tassa di possesso sul televisore o sill'apparecchio col quale vedere i programmi televisivi.

La Storia ha già ampiamente verificato. E ha messo il suo verdetto. Ormai inappellabile

Uno solo? No, la storia non emette mai verdetti unici e inappellabili, esistono sempre corsi e ricorsi. E dalle ceneri della Germania nazista è nata una Nazione civile e capitalista, che ha ridotto, con la volontà di tutto il mondo, l'ideologia nazista, a minoranze piuttosto esigue (purtroppo o per fortuna, nessuna ideologia sarà mai debellata definitivamente), mentre dalle ceneri delle grandi nazioni comuniste stanno nascendo vere e proprie potenze, Cina in primis, che hanno prospettive di crescita maggiori dell'occidente. In altre parole, un futuro di cui è impossibile prevedere l'orizzonte. Questo solo per arrivare a dire che il mondo di oggi sta dimostrando anche che le crisi economiche e le fasi di sviluppo esistono comunque e non sono legate esclusivamente all'ideologia dominante. Non pochi dicono che il futuro sarà un'economia mista che smusserà le caratteristiche del comunismo e del capitalismo.

In altre parole, il comunismo e il nazismo sono definizioni che in politica sono quasi scomparse ma tutt'altro che morte, mentre in economia il nazismo è strasepolto, mentre il comunismo ha ancora molto da dire, ovviamente il capitalismo domina da tre secoli..

Capisco anche quale sia la strada che tu hai scelto, e anche quella che ambedue abbiamo rifiutato, ma non mi puoi venire a dire anche per chi devo votare e con che camicia devo uscire domattina,... e se poi non piacesse al mio capo, quando arrivo al lavoro? Lo giro a te, il cazziatone?



Il problema non è Berlusconi, ma gli italiani che lo votano (Camilleri)

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Ma, a prescindere dal fatto che le mie opinioni politiche sono arcinote ai più, cne sono quelle da tempo, che tutti sanno che sono stato deluso dal pd che pure ho votato., che non ho mai amato troppo Renzi, cosa c'entra tutto ciò con l'argomento iniziale (che peraltro si è concuso positivamente, con l'introduzione del wi-fi ovunque), e col fatto che sia Jos che io siamo abbastanza poco convinti dell'attuale governo?

jos, in confidenza, io sul forum mi ci diverto, ogni tanto mi lascio anche andare e spero che le mie dissertazioni possano almeno servire ad aiutare qualcuno a ragionare anche meglio di me.... e di te messi assieme, ma talvolta arrivo a sera e penso che abbia ragione ribelliamoci; avrei mica fatto meglio a fermarmi prima?

poi il giorno dopo riparto di slancio... pimander, è vero, non andremo mai d'accordo, ma sotto sotto, ti diverti anche tu, e ogni tanto qualche spunto di riflessione lo do anche a te, o no?



Il problema non è Berlusconi, ma gli italiani che lo votano (Camilleri)

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