jos, Non avrei mai pensato di doverti spiegare questo: se la domanda e' sbagliata, hai voglia a dare risposte giuste........se la domanda e' sbagliata non vai da nessuna parte anche se la risposta e' corretta perche quella risposta corretta non ti porta da nessuna parte. Come infatti, sta succedendo perche si danno risposte alle domande che non servono. Tu stesso stai facendo la stessa fine. Il documento dei dieci saggi definirlo "ridicolo" e' fargli un favore.

Se il discorso dei saggi vuole rappresentare una domanda, non solo è sbagliata ma è pure retorica. Che i medesimi servissero solo a prendere tempo non solo era evidente da subito, ma lo ha ammesso persino lo stesso Onida nella telefonata beffa con la finta Margherita Hack. Ciò che non è corretto, per come la vedo io, sono le conclusioni che tiri (quindi torniamo a quanto dicevo prima: non sono le domande a difettare, sono le risposte), in quanto Napolitano non poteva fare altro: non sciogliere le Camere poiché è nel semestre bianco, non dimettersi perché avrebbe lasciato il Paese (già senza Governo) in pasto ai Mercati.

Quanto alla querelle domande più o meno giuste o risposte più o meno sbagliate, volendo sintetizzare a mio avviso sono soltanto due:

1) come abbiamo fatto a ridurci così?

2) come se ne esce?

Per quanto mi riguarda, io me le sono poste e ho pure risposto con ampie argomentazioni (siamo ridotti così grazie all'inerzia provocata principalmente dal populismo berlusconiano che ha bloccato il Paese; se ne esce non raccontando favole ma dicendo la cruda verità, ovvero che ci servono un paio di legislature di Riforme radicali che comportano grandi sacrifici, accompagnati da lacrime e sangue. Giustappunto, leggiti le proposte della confindustria di Squinzi, poi quelle del FMI, della BCE ecc.).

Se secondo te le domande giuste sono altre, come direbbe Marzullo, poni(ti) le tue domande e da(tt)i le tue risposte.

Io leggo sempre volentieri

Gustavo un pernacchi d' ordinanza, sempre di cagliostriana memoria,tocca pure ate.