Meno di tre anni fa il premier attuale fece una battuta molto infelice sui parlamentari schiacciatasti. Oggi dice che non sono passacarte, smentendo clamorosamente Serracchiani sulla vicenda Azzollini. Il senatore Azzollini è stato salvato dagli arresti dal voto segreto dei suoi colleghi: ben 189 si sono espressi contro la misura restrittiva, mentre poco più della metà (96) hanno votato a favore e 17 si sono astenuti. È stato così ribaltato il voto della Giunta per le elezioni e le autorizzazioni a procedere che aveva votato a maggioranza dei due terzi per l’arresto (13 favorevoli e 7 contrari). Ora il premier, segretario del partito di maggioranza relativa che ha lasciato in aula libertà di coscienza (quella che da tempo nega rispetto a qualunque altra decisione) grazie alla quale il senatore Azzollini non è stato arrestato, afferma «ho molta fiducia nei senatori. Non si sta parlando del bar dello sport»: sarà per questo che intende fare del Senato un’aula non elettiva di consiglieri regionali e sindaci a mezzo servizio: http://goo.gl/Ru0qRv