Accedi con Google+
Registrati con LinkedIN

Accedi con ForumConsumatori


Recupero Password Chiudi
Accedi | Registrati


Iscritti a ForumConsumatori: 68200  Discussioni create: 40498  Messaggi inviati: 260678
Iniziata: oltre un anno fa   Ultimo aggiornamento: oltre un anno fa   Visite: 7209

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Ho scovato un articolo del WSJ-Italia che parla di uno studio commissionato dalla BCE ad una azienda specializzata. Lo studio ha chiesto 3 anni di lavoro ed i dati (solo alcuni dati) sono stati pubbicati a marzo di quest'anno.

Lo studio riguarda il patrimonio pro-capite privato dei Paesi europei. Il risultato e' che gli Italiani stanno meglio di tutti gli altri europei e questo viene percepito come un affronto, visto che le finanze pubbliche Italiane sono un disastro. Un affronto, perche' il cittadino tedesco, ad esempio, attribuisce a questo dato il signficato che lo stato tedesco ha costretto i tedeschi ad essere piu' poveri dei cugini Italiani per tenere in ordine i conti dello Stato.

E questo spiega non solo l'attacco frontale portato alla proprieta' dal governo Monti e dal governo Letta ("europeisti convinti") per ripianere il debito pubblico, ma la connivenza delle banche e i comportamenti altrimenti inspiegabili di certe persone "addentro" a questo tipo di notizie. Poco importa che, invece di adoperare "decenza" e andare a scovare chi ha tratto profitto ingiusto dalla situazione, si tirino dentro tutti senza distinzione con l'aggravante di instillare nelle menti il pricipio della presunzione che tutti abbiano rubato (E ritornano i discorsi che facevamo sugli equivoci -voluti -sull'evasione). E' chi appoggia tale menalita' e' da isolare.

Per questo motivo, l'affannarsi di alcuni (come Patos) a trovare possibili soluzioni economiche serve a ben poco. Alla BCE non interessa corregere i conti. Interessa pareggiare le sperequazioni, quindi le proposte di Patos vengono ignorate a prescindere che siano giuste o sbagliate. Una volta che ci abbasseremo al patrimonio pro-capite europeo medio, la crisi sara' dicharata finita. Volete scommettere? Non vi suona strano come i nostri Minsitri dell'Economia parlino continuamente di ripresa imminente e l'Europa puntualmente li smentisce? L'obiettivo e' un altro e lo studio commissionato dalla BCE lo rivela.

http://www.wallstreetitalia.com/comment/239342/uno-scottante-tema-politico-il-patrimonio-pro-capite-dell-italiano.aspx



-------------------------------------------------------


Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam.

------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.

aggiungi un commento
aggiungi un commento
Data
Votazione
Non hai ancora votato! Vota ogni singolo contributo che ritieni utile o interessante e che sia ben scritto per permettere ai contenuti di qualità di salire in alto.
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Pagina 4 di 6
Vai alla pagina [1 2 3 4 5 6]

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

ios, patos ha detto esattamente il contrario: fatto salvo lo stato di necessità, mi sembra giusto colpire queste rendite. che, guarda caso, è quello che anch'io dico da mesi.



.... continuavano a chiamarlo l'ineffabile

g.g.

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Certo,bastava ritoccare la progressività,esentare i mutui in corso per categorie fino A3,ed applicare quei correttivi rispetto alle tante fattispecie emerse nella prima applicazione.

Forse a voi è sfuggito che per trovare i mezzi per abolirla del tutto hanno dimezzato le detrazioni sulle polizze vita anche quelle a forte contenuto protezionistico,come le temporanee sui mutui,sconvolgendo un settore che era gia stato ampiamente e ripetutamente riformato.

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Sul fatto che a 'sto giro abbiano fatto una porcheria non ci piove. Era del tutto evidente da come hanno impostato la questione fin dall'inizio, girando intorno al problema senza mai centrare il punto. che intendevano semplicemente prenderci per i fondelli con una partita di giro - a saldo per noi passivo, perlatro.

Ma qui era in discussione un concetto più generale, ovvero l'equità o meno di un simile inasprimento fiscale sugli immobili, senza operare minimamente distinguo tra stato di necessità (che pe rme combacia con la 1° casa, salvo solo le dimore di lusso - già peraltro escluse dal precedente regime tributario).

Dunque è evidente che, stante la disparità di accessibilità al diritto di abitazione tra i contribuenti italici e quelli esteri, con discapito dei primi per palesi inadempienze pubbliche, questi abbiano pieno diritto a una forma di esenzione o alleggerimento fiscale sulla 1° casa (di necessità). Poi, che si possa fare in 4 e 4 otto con un semplice provvedimento di innalzamento delle detrazioni fino a 500 euro, oppure allargando la platea delle cosiddette abitazioni di lusso includendo anche le A2 con rendita catastale a partire da 1000 euro in su e così via sono perfettamente d'accordo. Ma è un altro discorso

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

A mio avviso non fu cedimemento. Letta ha dovuto fare di necessita virtù come è successo a Monti,ed in condizione tattiche peggiori.Ha dovuto cedere al ricatto del pdl crep....ato ma ancora unito, politicamente ha agito in stato di necessità.

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

A mio avviso non fu cedimemento. Letta ha dovuto fare di necessita virtù come è successo a Monti,ed in condizione tattiche peggiori.Ha dovuto cedere al ricatto del pdl crep....ato ma ancora unito, politicamente ha agito in stato di necessità.

aggiungi un commento
aggiungi un commento
Pagina 4 di 6
Vai alla pagina [1 2 3 4 5 6]


Prendi parte alla discussione
Prima volta? Assicurati di aver compreso le linee guida di partecipazione

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK

Gentile visitatore,

l'accesso gratuito a questo sito è possibile grazie al presenza di alcuni inserti pubblicitari.

Ti chiediamo gentilmente di disattivare il blocco della pubblicità dal tuo browser e, possibilmente, di sostenerci visitando i siti degli sponsor.

Grazie per la comprensione.

Ok, ho disattivato il blocco su questo sito