l’inglese di Renzi
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21/04/2015, ore 17:53
tempo fa "qualcuno" difese l'inglese di Prodi, ora vi sottopongo un dubbio sull'inglese di Renzi: tre banalità in poche righe, e se è vero che tre indizi fanno una prova... http://www.polisblog.it/post/312260/matteo-renzi-washington-16-17-aprile-2015?utm_source=fb&utm_medium=ed&utm_content=gl01&utm_campaign=Facebook:%20Blogo a domani!
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22/04/2015, ore 07:35
Errori veniali, che possono capitare anche esprimendosi in italiano. L'importante è comunque quando dalle espressioni verbali si passa a quelle concrete. E nel jobs act, Renzi, si è espresso benone |
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22/04/2015, ore 08:18
Ma chi Renzi quello che ha detto che x il bene della democrazia bisogna deportare chi non la pensa come lui ,anche se del suo stesso partito in pieno stile unione sovietica dei tempi di Stalin???
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22/04/2015, ore 09:22
Errori veniali, che possono capitare anche esprimendosi in italiano. E nel jobs act, Renzi, si è espresso benone. Cancellando indiscriminatamente tutti i diritti, buoni o cattivi? E per la riforma della legge elettorale, ha pensato bene di "esodare" i dieci dissidenti, ottenendo la bannatura di tutti gli altri partiti, Lui, che millanta di essere stato democraticamente eletto con le elezioni primarie a segretario del partito democratico, non ha avuto il suffragio dei cittadini per l'elezione a presidente del consiglio, e nell'esercizio di questa carica si comporta peggio di qualsiasi dittatore in un regime totalitario, Quoto hummer.
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22/04/2015, ore 09:30
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22/04/2015, ore 11:30
Per l'ennesima volta, il pd, arrivato faticosamente al governo, si taglierebbe... le gambe da solo. E questo logicamente non è vincere le elezioni (con il millantato 40,8%)! Come disse Vendola, la sinistra deve smettere di perdere bene, deve imparare a vincere bene. |
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