tu non hai bisogno dell'equivoco,tu sei l'equivoco.

No, pollice, sei tu che talvolta sei un po' tardo a capire, e non da oggi. Prendo atto del fatto che già mi qualifici come equivoco, che è (un po') meglio che certo.

Per farti felice, ridurrò ulteriormente gli interventi nell'area attualità, che chiaramente è quella che mi interessa meno.

Be', visto che sulla necessità di semplificazioni tutti concordano, volendo si potrebbe semplificare applicando sempre lo stesso criterio, ossia l'impossibilità di prenderti sul serio.

ok, allora per semplificare, vale anche per te la risposta data a pollice. Ridurrò gli interventi nell'area attualità (dove peraltro nessuno prende molto sul serio nemmeno i vostri interventi - lenzuolo), scherzando e raccontando parabole ove lo riterrò necesario, e parlerò sul serio nelle altre aree, come peraltro ho sempre fatto. E tolgo ogni alea di dubbio dalla mia serietà in quell'area: se mai ho scherzato, non ho mai voluto farlo sulla pelle altrui, ma solo in quest'area, dove ciascuno dice la sua e amen.

necessita di forza numerica, di decisione e alla fine porta anche via consenso; quindi serve anche la disponibilità a pagare un prezzo

Questo è il punto,perchè non paghiamo,questo prezzo,chi lo impedisce,chi fa da freno,o si mette di traverso,

Dipende dalla gente,dai politici dalla dx dalla sx,dai sindacati dalle corporazioni ,dalla burocrazia,dalla casta, da chi ?

Io non sono ne sociologo nè politologo,però vedo un eccesso di livore dai cittadini verso lo stato quasi che fosse un nemico da cui guardarsi.Un sindacato sempre schierato in difesa dei superprotetti,una opposizione che cerca continuamente l'incidente probatorio,uno scollamento totale fra i poteri dello stato,tutti protesi alla ricerca di diritti in un paese,che spesso non riconosce i doveri corrispondenti.

Questa storia dei diritti acquisiti,per esempio non è stata mai messa a confronto con i doveri corrispondenti.Che senso ha spaccare il capello in quattro,se ognuno di noi ha una storia personale diversa nei confronti dello stato e delle sue leggi.Perchè un tipo di lavoratore deve avere l'art 18 ed un altro no,perchè se sei dipendente pubblico devi avere più garanzie rispetto al privato,perchè un cittadino deve versare 42 di contibuti e prendere la pensione su una speranza di vita di 18,ed un altro gli bastano 18 anni di contributi e prendere la pensione per 42 anni.

Perchè alcuni lavoratori hanno fruito di abbuoni,mobilità,scivoli prepensionamenti ed altri debbono essere esodati.Perchè i ferrovieri,ed i dirigenti industriali,passando le loro gestioni fallimentari debbono avere una pensione mediamente > del 20% rispetto agli altri,perchè,perchè,e perchè per chi dringt dra,tutto o munno ci quarda e fà...

Perchè la consulta non ha pensato che la fornero mentre congelava la pereguazione,introduceva da subito il contributivo ben più penalizzante per chi lo subisce.Perchè non è equo mettere queste somme da restituire per ridurre il costo del lavoro ed avviare la ripresa per questa via, visto che altri spazi sono occupati per intero dal debito pubblico.Non ci sono diversi art. della costituzione che prevedono uno stato equo e solidale?

Cos'è l'equità,e cosa vuol dire se non disegnare un progetto di vita semplice efficace,comprensibile e condivisibile da dx, da sx, dai francescani,dai gesuiti,e congreche

Insomma la storia cambia e chi si ferma è perduto,ma non si puo campare non sapendo come sarà il domani dipenderà certo da tanti fattori,ma molti sono predeterminabili.

............Perchè i ferrovieri,ed i dirigenti industriali,passando le loro gestioni fallimentari

......all'INPS................

ereguazione

...perequazione.....