Sono un imprenditore e non riesco a capire tutta questa polemica e paura sul 50% del TFR maturando all'Inps.Non capisco perchè il TFR dei dipendenti, debba essere considerato una fonte di finanziamento per le imprese e la confindustria e tutte le altre organizzazioni imprenditoriali, sostengano che ciò debba continuare.Non so, in questo momento, quando, come, da chi e perchè, sia stato deciso di lasciare che, il TFR dei dipendenti, si accumuli in azienda.Nello stato patrimoniale del bilancio 2005 della mia società, nelle passività c'è questa voce che mi spaventa:Trattamento fine rapporto lavoro subordinato € 244.065Se tutti i miei dipendenti decidessero di licenziarsi non saprei come liquidarli.Non c'è nessuna garanzia, per i dipendenti, che in caso di seria difficoltà dell'azienda, riescano a recuperare quanto accumulato negli anni di lavoro.Preferirei non avere questo pensiero ed il trasferire, gradualmente, il TFR all'Inps o ai fondi pensione, sarebbe un sollievo.Tutta questa sfiducia, nei confronti dell'Inps, è assolutamente ingiustificata.E' terrorismo psicologico che non capisco quale fine abbia.La sicurezza di ricevere la liquidazione o parte di essa, dall'Inps c'è.Non penso si possa dire altrettanto da parte delle imprese.Per difficoltà oggettive, e non certo per speculare, mi è capitato di non poter pagare regolarmente gli stipendi.Non mi risulta che l'Inps non paghi regolarmente le pensioni.Quando un dipendente si licenzia ha diritto a ricevere la liquidazione, ma non c'è nessuna norma contrattuale che stabilisca quando ed in quanto tempo.
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11/10/2006, ore 18:26
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17/10/2006, ore 19:32
Scusatemi ma continuo a non capire tutto questo disfattismo. |
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