leggo su Facebook, a firma Giuseppe Palma:
L’ISTAT, in data odierna (30 ottobre 2015), ha reso noto che il tasso di disoccupazione è sceso – nel mese di settembre 2015 – all’11,8%, in calo dello 0,1% rispetto al mese di agosto.
Bene. Consideriamo come attendibili tutti i dati diffusi dall’Istat e ci si renderemo conto che – nella realtà – la disoccupazione non è scesa, anzi, è addirittura salita!
Sempre secondo i medesimi dati, che ripeto diamo tutti per buoni, in realtà a settembre 2015 il numero degli occupati – rispetto ad agosto – è diminuito di ben 36.000 unità, mentre il numero degli inattivi (cioè di coloro che non cercano più lavoro) è aumentato di 53.000 unità.
Per effetto di quanto premesso l’Istituto di statistica ha automaticamente rilevato una diminuzione del tasso di disoccupazione dello 0,1% da agosto a settembre.
Alla luce di quanto sopra, la circostanza che il tasso di disoccupazione sia sceso dello 0,1% rispetto ad agosto non corrisponde affatto ad un aumento del numero degli occupati, tant’è che – dati alla mano – da agosto a settembre il numero degli occupati è diminuito di 36.000 unità!
Munitevi di calcolatrice e leggete il testo integrale (scaricabile in PDF) direttamente dal sito dell’Istat: http://www.istat.it/it/archivio/172315
La propaganda di regime, accompagnata dai toni trionfalistici dei soliti idioti, continua imperterrita a diffondere una verità ad uso e consumo della politica governativa!
E dico di più: al di là dei conticini e delle tabelline, è facile intuire che gran parte di quei 53.000 inattivi (diciamo almeno i 36.000 che hanno "perso lavoro", ovvero non si sono ritirati in pensione) hanno trovato un lavoro "in nero", assai più conveniente nella ancora difficile situazione attuale. Con incremento dell'evasione fiscale e contributiva e summo cum gaudio del delfino di Berlusconi, che si conferma un pesce bello grosso.
Io sarò esagerato, ma riflettiamoci tutti!