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Ricorrentemente si sentono proposte di stabilire per legge l'obbligo di assicurare gli edifici contro le calamita', come terremoti ed alluvioni. Vi sono parecchie buone ragioni per opporsi a tale idea.Innanzi tutto gia' ora ciascuno e' libero di assicurare quello che vuole contro qualsiasi evento, e si dice che le assicurazioni sarebbero ben liete di assicurare gli edifici contro i terremoti: questo, insieme al fatto che ben pochi privati abbiano fatto assicurazioni del genere, fa gia' sospettare che si tratti piu' che altro di un affare per le compagnie private di assicurazione, e che ai privati proprietari di case non convenga affatto.Vi e' poi una osservazione di carattere generale, le compagnie di assicurazione sono tra le aziende piu' redditizie, perche' incassano piu' di quanto spendono, in altre parole in generale chi si assicura da' alle compagnie piu' di quanto prende (e lo da' di sicuro e in anticipo, mentre quello che prendera' lo prendera' forse e poi).C'e' poi un aspetto socio economico, molte famiglie non hanno ancora finito di pagare la casa, e una spesa in piu', specie in tempi di crisi e licenziamenti, potrebbe significare non essere piu' in grado di pagare e alla fine vedersi pignorata la casa, bel risultato! A forza di leggi che impongono sempre nuovi "piccoli" aumenti di costo delle abitazioni (norme anti sismiche, isolamento e pannelli solari e risparmio energetico, e forse le assicurazioni) i cittadini si trovano a dover spendere sempre di piu', un 20-30% per il "risparmio" energetico e l'edilizia ecocompatibile, altrettanto contro i terremoti, e chi piu' ha piu' ne metta.C'e' poi il non trascurabile aspetto che a molti potrebbe non interessare assicurare una casa di loro proprieta', se questa e' una seconda casa e dovesse crollare pazienza, le vacanze si faranno in albergo, se ci saranno i soldi; e a molti potrebbe non interessare assicurare la loro abitazione attuale, cosi' com'e', magari a una coppia di pensionati o a un vedono basta un abitazione molto piu' piccola e meno costosa di quella in cui hanno allevato due o tre figli.E' d'obbligo infine un po' di dietrologia.Gran parte del territorio italiano e' a rischio sismico, quindi i premi, cioe' i soldi che si pagano alle compagnie assicuratrici, saranno molto alti. Qualcuno potrebbe illudersi che le compagnie di assicurazione per non dover pagare somme ingenti in caso di calamita' faranno controllare le case da loro tecnici e magari le faranno mettere a norma di legge, ma l'esperienza degli incidenti automobilistici e persino delle truffe ai danni delle compagnie di assicurazione con finti incidenti stradali ci insegnano che accade il contrario, alle compagnie conviene lasciarsi truffare, cosi' hanno una scusa per aumentare a dismisura le tariffe delle assicurazioni.E mentre oggi e' lo Stato a pagare le ricostruzioni dopo i terremoti (ed in un certo senso e' giusto, se non altro perche' ha la colpa di non avere fatto per tempo leggi su come costruire le abitazioni e soprattutto di non aver vigilato a dovere che tutto fosse fatto a norma di legge), una volta che lo si liberi da questo peso passando la mano alle compagnie di assicurazione gli si toglierebbe anche un motivo per vigilare sulle licenze edilizie, le costruzioni e cosi' via. Abbiamo gia' visto come e' andata con le banche, lo Stato e la Banca di italia invece di vigilare come era loro dovere hanno lasciato fare alle banche privatizzate manovre speculative pazzesche e criminali, e quando e' scoppiato il bubbone le hanno premiate dando loro un sacco di soldi e di garanzie.Quindi no alle assicurazioni obbligatorie.Paolo

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