Passati pochi giorni dal rilancio veltroniano della "questione morale", dall'incontro di ieri 9/12 tra lo stesso Veltroni e D'Alema, è sortita una novità davvero importante: "la questione morale non c'è".Come spiegarlo? L'unica cosa che viene da dire è che il lancio della questione fatto dall'attuale leader del PD aveva come obiettivi principali i "nemici interni" . La tregua, probabilmente definita col principale avversario, Massimo D'Alema, ha fatto sì che la morale venisse concordemente espunta dall'agenda del Partito Democratico.Al suo posto, nell'agenda pidina, entra la riforma bipartisan della giustizia.Troppo pericoloso agitare moralismi politici nel momento in cui, e per la prima volta, la magistratura smette di essere "politicamente corretta", il ché, starebbe a dire, politicamente selettiva nelle indagini.Meglio, anzi, cautelarsi da questa nuova era in cui le mani pulite rischiano sul serio di essere entrambi e non solo quella destra. Una buona riforma della giustizia, assolutamente bipartisan, diventa una questione vitale per il PD.Ormai, non si può più pensare di procedere a colpi di trasferimenti e destituzioni di magistrati e investigatori che osano guardare anche le porcherie di sinistra.Pirma la Forleo, il Generale Speciale e gli ufficiali della GDF che indagavano su Unipol.Poi De Magistris che stava per arrivare a Mastella, Prodi e il solito braccio destro di baffettino, l'ineffabile La Torre (stavolta preso con le mani nella marmellata insieme con esponenti di FI, e corrotti di varia natura e professione, per tacere sui legami mafiosi della vicenda).Poi, ancora la Procura di Salerno ...Un PD accerchiato, insieme con il nemico di centrodestra, non solo per la discutibile, quanto ad onestà, gestione delle amministrazioni locali, ma anche sui grandi temi del rapporto tra mafia ed istituzioni e sulla connessa questione della consueta sparizione di fondi pubblici stanziati per il meridione.Non sopravviverebbe. O, almeno, è quello che devono essersi detti i duellanti alla guida del PD, con una stretta di mano.La questione morale? Meglio tacere: è, al contrario, giunta l'ora di un accordo col centrodestra sulla <
Michele
Michele
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10/12/2008, ore 10:27
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11/12/2008, ore 00:18
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11/12/2008, ore 09:26
Noooooooooooo ... nel PD sono tutti Santi!!Unipol era solo uno scherzo, "i mitico compagno Greganti" frutto dell'immaginazione collettiva (quella dei brutti e cattivi), quella parte della sentenza Enimont-Cusani, meno conosciuta (strano vero?), nella quale risulta che miliardi di tangenti finirono nelle oscure botteghe del PCI-PDS (in mani ignote .. nel PDS non valeva lo slogan "non poteva non sapere"), è una sequenza di errori di battitura.Il nome di La Torre (braccio destro, per gli affari tipo Unipol, di Baffettino) è stato scritto per puro errore tra quelli di altri politici (FI in primis) e imprenditori mafiosi, che si spartiscono i lauti finanziamenti della CE e dello Stato, nell'indagine dell'Antifrode Comunità Europea e in quella collegata del dott. De Magistris! Tutti Santissimi, nel PD!Ahh ... come risalta, la "superiorità morale" del PD!'a sveglieteeee! |
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11/12/2008, ore 16:44
tu vedi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo "fratello" ma, non vedi la trave che è nei tuoi occhi!!!!si addice ai destri che passano la vita a spulciare le marachelle fatte dai sinistri e non ne trovano neanche se, come accade, le fabbricano dando la colpa, poi, ai poveri innocenti sinistri!!!!zorro |
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11/12/2008, ore 19:33
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11/12/2008, ore 21:52
adoveri.... certo che dire che mig66 è di destra vuol dire avere il paraocchi, a meno che tu non sia abituato a ragionare con etichette ed a sporcare ogni tema di discussione buttandola sullo slogan "destra è brutto, sinistra è bello" oppure riempiendo di caratteri alfanumerici incomprensibili quando non sai cosa dire. |
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