Qualunque cosa si faccia, c'è sempre un "qualcos'altro" che sarebbe stato meglio fare. Non si scappa.

Secondo me, invece, se è vero com'è vero che il primo problema è la mancanza di lavoro, allora sarebbe stato meglio seguire Squinzi e favorire le imprese affinché producessero più lavoro e assumessero. Questo sì che rappresenta un investimento a scopo sociale, non una elemosina a fondo perduto.

Tuttavia, ognuno può interpretarla a modo suo; ma il vero punto è capire da dove arrivano 'sti 10, adesso dicono 20 miliardi.

Se sono tagli di spesa o recuperi di fondi incagliati, allora dove li mette mette, tanto di cappello. Se invece si tratta di tassare da una parte per detassare dall'altra, allora è un partita di (presa in) giro. cambia nulla

dare a chi non ha lavoro in che senso? non servono inteventi a pioggia "una tantum", l'intento è quello di dare un po' di respiro alle famiglie, un po' di capacità di spesa aggiuntiva per fare ripartire i consumi.

ma se non si interviene su burocrazia e pubblica amministrazione, difficilmente avremo le condizioni ed i fondi per far ripartire le imprese.

e poi una riforma del lavoro seria, per favorire entrata (ed uscita) dal mondo del lavoro e semplificare i contratti collettivi.

giusto ieri mi ha chiamata la figlia di un cliente che mi ha detto "se è vero che avrò € 80 in più di stipendio vorrei integrare il piano di risparmio" alchè le ho detto di attendere prima di prendere decisioni affrettate...

chi ha fatto fatica, se sa che avrà anche solo € 50 in più, cercherà di tenerseli stretti perchè c'è un'incertezza (data non solo dalla crisi ma soprattutto da una classe politica e dirigente inaffidabile) altro che spenderseli...

poi questa integrazione quanto durerà? e sarà come la socialcard che fu un flop? ossia ritardi, inghippi ecc... poi queste € 1.000 in più all'anno come saranno dati? abbassando le imposte... però aumenta la base imponibile... se poi nell'anno dovessero avere introiti occasionali che ne aumentano il reddito glieli recuperano? come? in quale misura?

perchè non ho ancora dimenticato il pasticcio che si è rischiato con gli insegnanti con quegli aumenti che andavano poi restituiti se non ci fosse stata una mobilitazione che attirò l'attenzione...

senza contare che il lavoro non lo crei con il gioco delle tre carte... anzichè passare sempre dalle banche - che quando perdono chiedono sacrifici ai contribuenti con compiacenza della classe politica e quando guadagnano se li tengono tutti per gli azionisti - creassero fondi per le imprese... imprese capaci, scremando quelle cotte...

perchè ci sono aziende con del potenziale ma in mano ad incapaci tenuti in considerazione però per la loro provenienza e non per capacità, per eccellenza...

perchè ci sono aziende con del potenziale ma in mano ad incapaci tenuti in considerazione però per la loro provenienza e non per capacità, per eccellenza...

creassero fondi per le imprese... imprese capaci, scremando quelle cotte...

Non e' questione di creare fondi, ma solo di lasciare funzionare il mercato. Attualmente, anche imprese capaci e potenziali hanno difficolta'. Io - solo come esempio di un settore - non ho bisogno di particolare aiuti ma solo di un mercato dove si parta tutti dalle stesse condizioni. Condizioni che lo Stato Italiano pilota a piacimento al solo fine di favorire questo o quel compagnuccio di merende.

Infatti, quando dici "aziende messe in mano ad incapaci ma tenuti in considerazione per la loro provenienza" credo ti riferisca al sistema clientelare in atto e contro cui Renzi si guarda bene dal mettere mano, preferendo fare regali alla Berlusconi maniera......Si sa...il regalo ha un ritorno di voti gratitudine immediato.....

ora ci sono le votazioni, un po' di contentini qua e là. e poi andrà tutto in gloria....