Il nuovo PdC, chiunque sara', si trovera' di fronte due strade:
- proseguire nel rigore Montiano
- accontentare le lobby che in questo periodo Montiano sono state messe a tacere.
Se proseguira' nel rigore Montiano, il PIL continuera' a decrescere e le tasse dovranno ulteriormente aumentare.
Se sara' ostaggio delle lobby, lo spread tornera' a mordere piu' di quanto non faccia ora., con identica conseguenza.
Quindi il prossimo PdC non avra' scelta, vada come vada sara' un perdente. Temo che questo lo sappia e possa intraprendere la strada del farsi i cazzi fatti suoi nel breve tempo che riuscira' a intrallazzare dalla stanza dei bottoni prima di essere disarcionato.
La nostra salvezza potrebbe solo venire da una riforma seria del sistema paese, dimostratosi debole e permeabile a intrallazzi e approfittamenti. Questo passa solo per le inziative nei campi dove il governo Monti ha fallito, come ad esempio: slittamento delle norme anti corruzione, slittamento del taglio dei costi della poltiica, slittamento della legge elettorale, slittamento del taglio ai privilegi della casta quali l'incandidabilita' dei condannati in definitiva, i doppi incarichi, i cumuli e il vitalizio con una sola legislatura, taglio del numero, slittamento delle norme sulla trasparenza ed una maggiore equita' nei provvedimenti, ecc.
E non capisco che cosa ci sia mai da discutere sulla necessita' ed ovvieta' di tali provvedimenti.
Vorrei sapere quali - secondo voi - dovrebbero essere le prime cose da fare.
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Una bussola non dispensa dal remare.
E come disse il tassinaro, non e' la ruota della fortuna che gira, bensi il tassametro.
------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.