Solo con alcuni di loro, nella fattispecie.E, guarda caso, quando capita i medesimi sono loro stessi in disaccordo con la linea ufficiale del Partito.Mi riferisco a questo articolo:http://www.ilgiornale.it/interni/contro_tremonti_fronda_interna_pdl_deludente_nostro_voto_non_e_scontato/economia-politica-politica_economica-governo-pdl-dl-misure_anti_crisi-tremonti-fronda-polemica-voto/11-08-2011/articolo-id=539706-page=0-comments=1In effetti sarebbe proprio quella la via che il Paese dovrebbe seguire; ma, ovviamente, al di là di qualche alzata di scudi di singoli parlamentari non si farà nulla. Continueremo, come sempre, a mettere pezze in buco ch'è ormai diventato una voragine, e quindi non si può più rattoppare
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11/08/2011, ore 16:48
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11/08/2011, ore 16:57
..senza leggere..immagino..che sia arrivata la resa dei conti..interna...La faida...con Bossi..mandante...faranno Calderoli..ministro delle finanze..? |
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11/08/2011, ore 17:29
...no, Longoleo.Son 4 parlamentari del Pdl che contestano le (fumose) politiche economiche di Tremonti in quanto affermano le ritengono inconsistenti, leziose e inefficaci.Riporto un breve passaggio dell'articolo:"" Ci aspettavamo che il ministro - il quale ha espresso il suo favore per la proposta di riforma dell’articolo 81 presentata da Nicola Rossi - fosse conseguente alle sue parole. Nella proposta di Nicola Rossi (NDR: Nicola Rossi era un senatore del PD) è contenuta una percentuale, il 45%, che rappresenta il limite massimo di spesa pubblica in rapporto al Pil e quindi il limite massimo della complessiva tassazione. Oggi quella percentuale è al 52% e dunque un ministro conseguente alle premesse costituzionali esposte avrebbe dovuto indicare la strada per ridurre di almeno sette punti la spesa pubblica. E su questo il Parlamento avrebbe dovuto discutere. Invece, niente. Quando il ministro è passato a indicare come raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 è tornato rapidamente al vecchio metodo: come finanziare il deficit con entrate straordinarie, proseguendo in quella politica che ha alimentato il mostro del debito pubblico ""...tutto condivisibile. Ma restano solo chiacchiere |
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11/08/2011, ore 17:39
Avevo ascoltato in diretta Di Pietro..che gli ha detto, ministro..un suo collega Bossi ha detto che è un discorso "fumoso"..e che ieri le parti sociali ci hanno rotto le balle....Ci porti qualcosa di scritto..un decreto..su cui ragionare..per l'appoggio delle misure..se no' so' solo chiacchiere le sue!E poi non ci aveva detto 15 gg. fà..che il Suo è il piano perfetto...e ora ci dice che dobbiamo già cambiarlo....Questi sono i suonatori.,..che ci faranno la "festa a banche chiuse..." vediamo se lunedi'...si sperde il fumo e ci si capisca..se è meglio la corda..insaponata..o il gas di scarico....PS: sono contento..perchè solo con l'avviso di garanzia della BCE e dei mercati..forse si decideranno a tagliare qualcosa..per il bene del paese...altrimenti morivamo nelle sabbie mobili...solo perchè non vogliono mollare...salvacondotti ad personam a parte... |
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13/08/2011, ore 13:20
il discorso era un discorso, con linee guida. il decreto è un'altra cosa.ovviamente si alza il coro di "no" (d'altronde chi vuole rinunciare a qualcosa), unico contributo fattivo è quello di Di pietro che prosegue sulla sua strada concreta e anti-sciacallaggio che invece ha investito in pieno il pd, ormai privo di proposte. di pietro parla di "Luci ed ombre", sicuramente qualcosa di positivo in una certa direzione è stato fatto (eliminazione di alcune province, accorpamento comuni piccoli, ecc), ora bisogna insistere su quella strada sperando che in aula il testo possa essere migliorato e non annacquato. |
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13/08/2011, ore 17:31
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