Innanzitutto un saluto a tutti, sono nuovo del forum e vorrei approfittare dei vs consigli per capire come risolvere il mio problema.
A febbraio 2011, mentre eravamo in fase di separazione, mia moglie si è impossessata della mia carta per fare acquisti a mia insaputa. Appena venuto a conoscenza delle spese da lei effettuate, ho inoltrato ricorso all' istituto emittente. Dopo un travaglio durato un anno, durante il quale non ho mai ricevuto nessuna comunicazione scritta da parte dell' istituto, mi è stata rimborsata solo una parte delle spese contestate, circa il 20%. A seguito delle mie ulteriori lamentele per non avere ricevuto l'intero rimborso, mi è stato risposto stavolta in forma scritta, ma con data artefatta anteriore al timbro postale, che la richiesta non poteva essere accolta in quanto non era stata sporta denuncia alle autorità competenti. Mi chiedo perchè allora una parte mi è stata rimborsata? Ho pensato di rivolgermi all' arbitro bancario finanziario, ma non vorrei perdere ulteriore tempo e denaro.
Gradirei consigli su come procedere per avere giustizia. Grazie a chi vorrà rispondere.