Buongiorno a tutti, scrivo per la prima volta sul forum anche se vi leggo da tempo.
Giusto ieri, dopo quasi un anno di tira e molla con la consum.it e la società di recupero crediti, per una carta di credito, mi è arrivata la raccomandata di ultimatum da un avvocato per conto della consum.it.
La stessa dice che, se entro 7 gg. non pago il debito di € 5000 ca. (originariamente e 4.000), si rivolgeranno all'autorità giudiziaria, per il recupero coattivo del credito, sottoponendo a pignoramento mobiliare i beni che verranno rinvenuti nella casa del debitore e negli altri luoghi a lui appartenenti.
Come mi comporto?
Circa un mese fa ho proposto a consum.it, uno stralcio e saldo ad € 3.000 in rate di € 500, che non ha accettato. Rifaccio la medesima proposta all'avvocato?
Vivo con la mia compagna, l'appartamento in cui viviamo è di proprietà della mia compagna, anche gli arredi (non di valore), mobili ed altro al suo interno sono di lei.
Io posseggo solo un auto del valore di ca. € 4000 e uno scooter del valore di ca. € 1500.
Avevo partita Iva, che sto cessando in questi giorni. Non ho stipedio fisso ne altri beni.
Possono venire dove abito, e pignorare beni della mia compagna tipo tv o altro, in quanto, sono residente in quella abitazione?
Per me l'importante è che non creino problemi alla mia compagna.
Possono pignorarmi l'auto e la moto?
Cosa faccio? Grazie mille anticipatamente per i consigli.