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Buongiorno a tutti,Mio marito ha eredito dei buoni fruttiferi postali cointestati con il nonno deceduto nel 1997. I buoni sono stati emessi CPFR nel 1996. I buoni gli sono stati consegnati da poco (rinvenuti come dire..... sotto il matersso). Emessi in un ufficio postale di montagna (una sola impiegata...) ci è stato detto che essendo il nonno dececduto i buoni sono caduti in successione (ma i buoni fruttiferi como titoli di stato cadono in successione???!!) e che il 50% della somma va sparita fra gli eredi..(se il nonno avresse voluto lasciare i soldi ad altri li avrebbe intestati ad altri....no?) e che per riscuotere oltre ad atto notorio perchè importo superiore a euro 10.000 ci vuole la firma congiunta di tutti gli eredi... e che uno degli eredi si era già attivato nel 1997 a consegnare all'ufficio postale menzionato copia della successione e atto di morte (ma le poste possono accettare un documento da un erede che nemmeno è il cointestatario dei buoni senz ache il cointestatrion ne sia a conoscenza?). Ci dicono poi che la successione (ritirata copia in conservatoria e non menziona i buoni) è ormai scaduta e che dobbiamo presentarne un'altra... (ma se è scaduta è documento non valido? E' come se nessuno avesse presentato nulla?) Ci siamo allora rivolta all'uffcio postale centrale della nostra città e ci dicono che per la riscossione non c'è problema e che avrebbero fatto finta che il nonno non fosse morto...e rimborsato all'altro cointestatatrio la somma dovuta... ci fanno aspettare 4, 5 giorni, ci presnetiamo lì e ci dicono che la posta dove sono depositati i buoni non ha dato il nulla a osta (anche se prima ci avevano assicurato che la posta doveva solo confermare l'esistenza dei buoni senza entrarne nel merito e che sono stati avvertiti che c'è in atto una successione...) chiamiamo l'ufficio di montagna e chiediamo quali documenti sono stati presnetati... ci rispondono che non danno informazioni e che per la riscossione si devono presnetare conguintamente tutti gli eredi alla firma!!!!!!!! (mi sembra un ABUSO vero e proprio). Io e mio marito siamo così presi dallo sconforto e non sappiamo più come muoverci....Abbiamo saputo che uno degli eredi poi non vuole ritirare il buono ma lascairlo fruttare ancora un pò... mi sembra una grande ingiustizia che la vlontà di una persona di lasciare del denaro a un altro venga così non rispettata (ripeto se avesse voluto lasciare dei soldi ai suoi fligli il nonno li avrebbe intestati a loro quei buoni...). C'è qualche possibilità di ricevere l'intera somma secondo voi? Come possiamo muoverci?

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"poi cos'è questa storia che la denuncia di successione e' caduta in prescrizione?"MI HANNO RISPOSTO PER ISCRITTO CHE LA SUCCESSIONE E' PARZIALMENTE SCADUTA! Ma che cavolo vuo, dire? Scusate se mi esprimo così ma sono stremata!!!!!!!!

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tu manda una mail alla cassa depositi e prestiti facendo la descrizione dell'accaduto e citando ufficio postale e possibilmente i nomi di chi ci lavora.scrivi alla Dottoressa daniela leo e fatti pure dire se a lei risulta che i buoni devono essere riscossi entro due anni visto che sul loro sito non compare alcuna citazione in merito.Lo farei io ma a me non rispondono più visto che da anni rompo loro le scatole perchè non forniscono istruzioni agli uffici postali per casi come [email protected] alle poste [email protected]

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Dimenticavo. Se tuo marito è cointestatario dei buoni in questione e per colpa delle poste non riesce a riscuotere la sua metà dei buoni DENUNCIA le poste per appropriazione indebita.

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Le Poste neanche leggoni le mail dei clienti.Infatti, servendomi di un diverso indirizzo di post e di un altro nome ho scritto la seguente mailGentile Dottoressa le scrivo perchè vorrei sapere se è vero che i buoni postali cointestati con pari facoltà a persona defunta devono essere riscossi per forza entro due anni dal decesso dell'intestatario e se è vero che una denuncia di successione fatta nei termini previsti deve essere ripetuta perchè "caduta" in parziale prescrizione essendo trascorsi dieci anni.A me sembrano delle assurdità ma la cosa che mi fa arrabbiare è che ogni impiegato ti da la sua versione che non è mai lla stessa. Ma possibile che non esistano disposizioni chiare?La ringrazio per la disponiibilitàla risposta (copia esatta delle precedenti inviate nel tempo a me e ad altri clienti) è stata la seguente.Gentile cliente,in esito alla Sua richiesta di chiarimenti, qui pervenuta per il tramite della Cassa Depositi e Prestiti SpA, Le preciso che i buoni fruttiferi postali sono titoli nominativi non cedibili salvo essere trasferiti per causa di decesso dell'intestatario/cointestatario; ciò significa che i titoli possono essere conservati dagli aventi diritto, cointestatari o eredi e, posti all'incasso anche in epoca successiva al decesso dell'intestatario ovvero attendere la scadenza naturale dei BFP, ovviamente i titoli continuano a maturare interessi fino al momento del rimborso.Con l'occasione Le preciso che l'eventuale notifica di decesso dell'intestatario di Buoni Fruttiferi Postali, fa cadere in successione i titoli, determinando il temporaneo blocco al pagamento fino alla definizione della pratica di successione, con conseguente rimborso a favore di tutti gli aventi diritto, nel caso specifico cointestatario superstite e tutti gli eredi dell'intestario deceduto, che devono quietanzare il rimborso congiuntamente.Ciò posto per all'atto della richiesta di pagamento dei titoli, chiunque ne abbia diritto, dovrà presentare presso qualsiasi Ufficio postale, debita documentazione successoria comprendente il certificato di morte dell'intestatario deceduto e atto notorio riflettente compiutamente lo stato della successione o se ne ricorrono le condizioni una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attualmente per importi complessivi inferiori a € 10.000,00; la documentazione indicata è necessaria indipendentemente dalla data di decesso di uno degli intestatari.Definita la pratica successoria, la somma viene rimborsata in parti uguali a tutti i cointestatari descritti sul titolo, la parte spettante al de cujus è rimborsata a favore dei legittimi eredi del cointestatario deceduto; la ripartizione delle somme avviene senza alcuna ingerenza da parte di Poste Italiane.Le preciso che, i buoni fruttiferi postali così come i depositi titoli che contengono esclusivamente "titoli del debito pubblico" (BOT, BTP, CCT etc.), sono esenti dall’imposta di successione (art 12 comma 1 lettere H ed I del D.Lgs 346/90 ed art 1 comma 5 DM 6 ottobre 2004.Distinti saluti....ce stanno a prenne peeee............... ci siamo capiti

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In pratica non rispondono nulla.ho scritto anch'io...........nessuno mi ha risposto................Le poste (tramite raccomandata) mi rispondono che mio marito non può ricevere nessuna info perchè non è erede! Ma se è sia cointestatario (quindi legittimo propietario) che erede di una parte del 50% caduto in successione.........Come posso muovermi? Mi rivolgo ai consumatori della mia città? Vorrei evitare di spendere in avvocati!

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