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Buongiorno a tutti,vi spiego brevemente la mia situazione sperando nel vostro aiuto e in un po' di chiarezza.Alla morte di mio padre, avvenuta nell'Aprile 2010, sono venuta in possesso di alcuni Buoni Postali, alcuni intestati solo a me e mio padre, alcuni intestati e me, mio padre e mia madre e altri ancora intestati solo a mio padre e mia nonna (deceduta nel Luglio 1996) tutti con Pari Facolta di Riscossione.Ovviamente mi sono rivolta a Poste Italiane per capire cosa fare e, dopo vari "non so", sono stata indirizzata da una responsabile del ufficio centrale della zona che si occupava proprio della riscossione dei buoni. La signora mi ha spiegato, telefonicamente, che i Buoni Postali non entrano nella successione. Per riscuoterli avrei dovuto solo consegnare dei moduli con l'elenco dei buoni intestati a mio padre e mia nonna (per gli altri non ci sarebbero stati problemi di riscossione dato che ero tra gli intestatari), allegando i certificati di morte di tutti e due e un atto notorio dove dichiaravo che l'unico erede di mia nonna era mio padre e che io e mia madre siamo le uniche eredi di mio padre. Una fatto questo, sia io che mia madre avremmo potuto ritirarli qual'ora ne avessimo avuto necessità o alla naturale scadenza.Purtroppo per problemi personali non ho potuto fare immediatamente quanto sopra descritto e quando mi sono recata nell'ufficio postale del mio paese per ritirare i moduli da compilare, l'impiegata mi ha detto che non esistono e che i Buoni intestati a mio padre e mia nonna dovevano essere dichiarati in successione (posso risolvere solo facendo un'integrazione alla successione altrimenti non posso ritirarli) mentre tutti gli altri vanno immediatamente riscossi senza aspettare la scadenza, in quanto non possono esserci Buoni intestati a persone defunte. Le cose stanno proprio così? Mi sembra assurdo che debba ritirare tutti questi Buoni prima della scadenza, senza che al momento ne abbia bisogno e rimettendoci, tra l'altro, anche un sacco di interessi. Fino a che è stato in vita mio padre non ha mai avuto problemi a riscuotere quelli intestati alla nonna sebbene fosse già deceduta da anni. Voi avete idea di cosa ci sia realmente da fare? Ho provato a risentire la responsabile con cui avevo parlato per capire se da Marzo ad oggi le cose fossero cambiate così tanto e una collega mi ha spiegato che la signora non si occupa più di queste cose, che tutto ora viene gestito dalla sede di Trieste e che lei non saprebbe proprio cosa dirmi.Ringrazio di cuore tutti quelli che vorranno aiutarmi!

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Allora,innanzitutto, non sei tenuta a riscuotere alcunchè prima della scadenza. Mi piacerebbe sapere in quale ufficio ti hannop detto una cosa simile, in modo da poter procedere ad un'azione disciplinare.Semplicemente chiedi di poter aprire una pratica successoria (non è una vera e propria successione,ma una pratica interna a Poste Italiane) compilando l'allegato 6 in cui verranno riportati tutti i BPF in essere, con le relative cointestazioni e documentazioni (esattamente quelle che ti ha elencato la collega telefonicamente) e gli eredi.A questo puoi, se ce l'hai, allegare l'allegato 4 (scusa le ripetizioni) se hai aperto successione anche all'Agenzia Entrate.Presenti il tutto CON IL SUPPORTO DELL'UFFICIO POSTALE (se conosci qualcuno è meglio, così riesci a fare le cose più tranquillamente) e dopo poche settimane sarai a posto.Potrai quindi decidere se incassare i buoni o portarli alla loro scadenza naturale.Fatti bene questi conti dal momento che per il mese di Ottobre il BPF18mesi Plus rende il 3,83% netto a scadenza (a Novembre probabilmente salirà ancora). Quindi conviene passare da una saletta consulenza (o farti da sola un po' di calcoli a mano) per verificare se i buoni che hai in mano sono più o meno redditizi di quelli attualmente sul mercato.Spero di esserti stato utile.

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Solo per dire che i BFP sono come i titoli di stato si liquidano al di fuori della normale sucessione. Ma a chi? Vi sono eredi legittimi? Vi è un testamento? Per cui serve una accurata documentazione da presentare. Non ho letto della richiesta di uno "stato di famiglia integrale e storico" serve per stabilire se il de-cuius, aveva eredi legittimi. Non ho letto di una DSAN nel quale uno degli eredi legitimi (almeno, tutti meglio) dichiari che il de-cuis non ha lasciato testamento, insomma mi pare poca preparazione degli addetti ai lavori. Tra l'altro le Poste sicuramente avranno emanato una circolare interna per come si deve operare per tali questioni, circolare interna che, naturalmente, si rifà al ns codice civile.

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Guarda che le Poste non emanano un bel niente. Consiglio di sottoporre il problema della incompetenza degli impiegati postali a Mauro De Silvestris tramite la dott.ssa Daniela Leo della Cassa depositi e prestiti. Io è dal 2005 che chiedo alle poste di fare chiarezza su questa materia ma gli stolidi rispondono sempre ricordandomi le regole......a me...........ma io le regole le conosco SONO I LORO IMPIEGATI CHE NON NE VOGLIONO SAPERE! Consiglio di minacciare azione legale per danni materiali e biologici nei confronti dell'impiegata stupida. Non se ne puo' più di gente incompetente!P.s. fatti mettere per iscritto che tu dovresti riscuotere i buoni postali subito......comunque io ti consiglio di togliere tutto dalle poste. Se l'Italia fallisce, come è facile che succeda, quei buoni varranno meno della carta su cui sono stampati.

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Posto la risposta che ebbi in merito dal nominato De SilvestrisGentile cliente,In riscontro al Suo quesito qui pervenuto per il tramite della Cassa Depositi e Prestiti, si fa presente che la normativa in materia di buoni fruttiferi postali, prevede che la clausola della "p.f.r." ovvero "pari facoltà di rimborso" apposta all'atto di emissione, su un buono fruttifero cointestato a più soggetti, consente ad ognuno di questi di compiere operazioni di rimborso anche separatamente.La suddetta clausola è personale e fiduciaria e non trova applicazione immediata se all'atto di pagamento uno degli intestatari risulti minore di età o uno degli intestatari risulti deceduto.Il rimborso di titoli caduti in totale o parziale successione deve essere richiesto e quietanzato congiuntamente da tutti gli aventi causa, che sui buoni vantino diritti: nel caso specifico dagli eredi del cointestatario deceduto e dal cointestatario superstite ovvero non è possibile effettuarlo su richiesta di una sola parte a meno che non intervenga un provvedimento autorizzativo da parte dell'A.G.Occorre altresì far presente, che i buoni fruttiferi postali conservano interamente il proprio rendimento fino all'atto del rimborso, a prescindere dai beneficiari delle somme.Ciò posto, si informa infine che dal 5 settembre 2005, i richiedente le emissioni di buoni fruttiferi postali cartacei devono obbligatoriamente compilare e sottoscrivere l'apposito modulo di "Richiesta di emissione di BFP", aggiornato con le condizioni contrattuali, tra le quali è previsto che in caso di buoni emessi con la clausola della "p.f.r.", in caso di morte di uno degli intestatari, il cointestatario superstite conserva il diritto di rimborsarsi il titolo separatamente ovvero senza istruire pratica di successione; tali condizioni contrattuali non hanno però effetto retroattivo e trovano applicazione solo per i buoni emessi appunto dal 05/09/2005.Colgo l'occasione per inviarLe Distinti saluti. Il Responsabile del Servizio Risparmi.dr. Mario De Silvestris

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E questa è la risposta della Dott.ssa PeceGentile cliente,in esito alla Sua richiesta di chiarimenti, qui pervenuta per il tramite della Cassa Depositi e Prestiti SpA, Le rappresento che i buoni fruttiferi postali sono titoli nominativi non cedibili salvo essere trasferiti per causa di decesso dell'intestatario/cointestatario; ciò significa che i titoli possono essere conservati dagli aventi diritto , cointestatari o eredi e, posti all'incasso anche in epoca successiva al decesso dell'intestatario ovvero attendere la scadenza naturale dei BFP, ovviamente i titoli continuano a maturare interessi fino al momento del rimborso.Con l'occasione Le preciso che l'eventuale notifica di decesso di un intestatario o di tutti gli intestatari, di Buoni Fruttiferi Postali, anche se emessi con la clausola della PFR, fa cadere in successione i titoli, determinando il temporaneo blocco al pagamento fino alla definizione della pratica di successione, con conseguente rimborso a favore di tutti gli aventi diritto ossia intestatari superstiti, e tutti gli eredi del cointestario deceduto che devono quietanzare il rimborso congiuntamente.Ciò posto per il pagamento, il cointestatario dei buoni, o chiunque ne abbia diritto, dovrà presentare presso qualsiasi Ufficio postale, debita documentazione successoria comprendente il certificato di morte del cointestatario deceduto e atto notorio riflettente compiutamente lo stato della successione o se ne ricorrono le condizioni una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attualmente per importi complessivi inferiori a € 10.000,00.Definita la pratica successoria, la somma viene rimborsata in parti uguali a tutti i cointestatari descritti sul titolo, la parte spettante al de cujus è rimborsata a favore dei legittimi eredi del cointestatario deceduto; la ripartizione delle somme avviene senza alcuna ingerenza da parte di Poste Italiane.Le preciso infine che, i buoni fruttiferi postali così come i depositi titoli che contengono esclusivamente "titoli del debito pubblico" (BOT, BTP, CCT etc.), sono esenti dall’imposta di successione (art 12 comma 1 lettere H ed I del D.Lgs 346/90 ed art 1 comma 5 DM 6 ottobre 2004).Distinti salutip.Il Responsabile del Servizio Risparmi Dr. Mario De SilvestrisPece Maria GiustinaPoste Italiane SpABusiness Unit BancoPostaOperazioni Risparmi----- Inoltrato da daniela leo/CDP il 19/11/2007 14.26 -----

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