Buongiorno, ho visto che ci sono altre discussioni su questo tema ma ognuna ha il suo risvolto particolare:mia madre ha sempre gestito tutti gli affari della nonna da poco deceduta, con il tacito consenso dei suoi 3 fratelli; negli anni ha fatto dei buoni fruttiferi postali da dividere poi con i fratelli o da utilizzare se fosse stato necessario per le esigenze della nonna, sempre pre un totale di 10000 euro divisi in 4 buoni da 2500 ciascuno, intestati singolarmente ad ognuno dei 4 fratelli e alla nonna.Ora la sorella di mia madre che risiede in Piemonte ha portato il buono in bosta ed è in attesa che le venga dato il contante, noi siamo state oggi in posta a Milano, dove il buono è stato emesso, e ci dicono che non è rimborsabile perchè l'altro intestatario è nato nel 1919 quindi l'impiegato ha il dubbio che sia ancora in vita, e che ci vuole la successione per poter riscuotere, mentre in un altro ufficio postale l'impiegato ha riscontrato un blocco quando ha inserito il codice del buono e ci ha detto di andare dove è stato emesso il buono ( e peraltro sul buono risulta la dicitura PFR).Gli altri due eredi, fratello di mia madre e figlia della sorella già defunta di mia madre, non hanno ancora provato a riscuotere.A questo punto cosa dobbiamo fare? se loro riuscissero a riscuotere, il buono intestato a mia madre andrebbe in successione e dovrebbe essere diviso fra i quattro eredi? perchè deve essere così difficile, dopo che una persona si è dannata tutta la vita e ha sempre pagato le tasse, che i suoi eredi si possano godere quel poco che è riuscita a mettere via?
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30/09/2009, ore 12:47
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30/09/2009, ore 14:33
Premessa, lavoro in Posta....ma non faccio supposizioni se devo gestire i buoni di una persona. Cosa vuol dire che l'impiegato suppone che, essendo nato nel 19, uno degli intestatari nn sia in vita? Mia nonna è del 18 e sta benissimo!! Se non ha notizie certe e il buono o cpfr deve rimborsarlo punto e basta. Capo secondo: l'impiegato di milano che ha detto che è in essere un blocco dicee una str....il blocco è nazionale dopo il terremoto in Abruzzo ma solo per motivi di sicurezza (sono stati rubati molti bpf dalle case distrutte). Funziona così: il sistema te lo blocca (se l'ufficio di emissione nn corrisponde, come in questo caso) ma lo sblocco avviene in modalità automatica dopo 4 giorni lavorativi. Per cui, poche balle anche lui e deve procedere al rimborso. Sempre che l'ufficio di emissione nn abbia posto un veto in quanto a conoscenza sicura e inoppugnabile della morte di uno degli inestatari (anche in quel caso comunque è discutibile).Perchè avviene tutto questo? Purtroppo perchè la legge così prescrive e a volte ci si trova a fare favori (a me è capitato) per agevolare il più possibile le persone e poi si è coinvolti in grane colossali e da parte dei superiori e dalle istituzioni e, quasi sempre, da parte di qualche parente che esce all'ultimo momento e chiede spiegazioni davanti ad un tribunale |
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01/10/2009, ore 21:30
grazie per la risposta chiara ed esaustiva, in effetti mia madre ha provato in un terzo ufficio postale dove ha trovato un impiegato che, riscontrtando il blocco al terminale, ha comunque chiesto alla direttrice la quale ha spiegato come procedere e ora siamo in attesa di poter riscuotere. |
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