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Buongiorno,

vi espongo il mio caso sperando di avere lumi:

mio padre e mia madre sono cointestatari di un libretto postale con saldo al 15/11/2002 , dada di decesso di mio padre, di circa 5.000 euro-

mia madre, su consiglio dell'allora direttrice, continua ad usare quel libretto incrementando il saldo fino aglia ttuali 80.000 euro, prelevando e versando senza alcun problema nonostante il decesso sia stato sempre noto ai vari direttori succedutisi-

alcuni giorni fa l'attuale direttrice dice di essere costretta, in base alla legge attuale ma senza specificare quale, ad aprire un libretto intestato a mia madre e bloccare tutto l'importo del vecchio in attesa della praetica di successione, per la quale chiede un certificato di morte ed un non meglio specificato atto notori del Tribunale-

Ora vi chiedo:

E' corretto che venga bloccato l'intero importo esistente ad aggi e non solo quello alla data del decesso di mio padre?

Quali sono i documenti effettivamente necessari per la pratica? esiste un vademecum?

quali i tempi ed icosti della successione?

Deve essere integrata la denuncia di successione presentata a suo tempo all'A.E. per i soli immobiuli come prevosto dalla normativa dell'epoca?

Qul'è la normativa di riferimento per lasuccessione dei libretti di risparmio postale?

Grazie in anticipo a chi mi fornirà i chiarimenti richiesti-

Ps: oltre a me e mia mdre risulta erede anche mio fratello

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Se non ricordo male nel caso di un rapporto intestato a due coniugi in comunione dei beni e nel caso uno dei due morisse, il ns codice civile prevede la presunzione che tutto il saldo sia del coniuge superstite. In questo momento non ho i riferimenti normativi precisi, ma questi "ricordi" dovrebbero essere esatti al 99%. Un controllo di quanto ho scritto sarebbe gradito,comunque, nel caso avessi ragione, inviare una r.r. alle Poste con tanto di articolo di legge per evitare quello chiesto.


ATTENZIONE, valutate bene i miei interventi sono un INFILTRATO, così afferma QUALCUNO

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Ho ragione di credere che le poste hanno fatto un abuso nel bloccare la somma portata dal libretto e si espongono ai danni che hanno fatto ovviamente questo in assenza di opposizioni da parte di un avente diritto, per esempio un erede. In successione cade solo la somma portata dal libretto il giorno del decesso del cointestatario più gli eventuali interessi nel frattempo maturati. Poichè il libretto è cointestato si inende salvo prova contraria che la proprietà del credito sia al 50% divisa fra i due e quindi in caso di perfezionamento della denuncia di successione occorre dichiarare la metà del credito + la metà degli interesi.

I documenti per richiedere lo svincolo variano in base alla consistenza della somma, una volta accettavano per somme fino ai 10.000 euro la dichiarazione sostitutiva fatta al comune da un erede + certif. di morte con indicazione dello stato civile +denuncia a.e.+la firma degli aventi diritto su un modulo che è una richiesta di rimborso.

Suggerisco di chiedere un appuntamento con l'addetto alle successioni alla filiale delle poste sperando nella sua competenza in quanto gli addetti a livello periferico vanno in fibrillazione quando sentono un decesso di un utente. saluti

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