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Io e mia moglie (proponenti acquirenti) ai primi di ottobre 2011 abbiamo sottoscritto contestualmente ai promittenti venditori (2 uomini tra loro parenti ed eredi dell'appartamento), una lettera di intenti (o proposta di acquisto immobiliare) per l'acquisto di un appartamento sito nel palazzo dove già abitiamo (nessuna caparra/acconto è ststao versato).In tale documento (non ancora un vero compromesso) accettato per iscritto dai venditori, è stato fissato il prezzo, sono indicate le caratteristiche dell'immobile e il tempo (giugno 2012) massimo per procedere all'acquisto (per procedere all'acquisto dobbiamo prima vendere il nostro immobile e tale circostanza non è indicata nello scritto).Dopo un mese telefonicamente uno dei due venditori ci ha chiamato comunicandoci che non avrebbero rispettato l'accordo, poiché ritengono di mettere in vendita l'appartamento tramite un agenzia immobiliare poiché hanno fretta.Fortunatamente nel mese non siamo riusciti a vendere il nostro appartamento e quindi non abbiamo assunto vincoli con terzi e preso atto di tale comunicazione verbale, non procederemo con l'acquisto.Fermo restando che nonostante l'accaduto non è nostra intenzione adire le vie legali (non è stata data alcuna caparra e l'appartamento non ci interessa più) e qualora i venditori non vogliano formalizzare tale arbitraria revoca dell'accordo, paradossalmente anche se non siamo la parte inadempiente rischiamo qualcosa? Come possiamo tutelarci? Che passi potremmo fare? Grazie