Una strada statale puo' essere di pertinenza del comune che attraversa. Normalmente il comune dovrebbe attribuire al tratto urbano di essa una denominazione (via, viale....) e i relativi n. civici. Il primo passo per individuare se il tratto di strada, dove sono state istituite le strisce blu, sia all'interno del centro urbano, è la verifica del segnale di inizio centro abitato.
Per quanto riguardo il motivo formale di ricorso al prefetto, ti riporto quanto risponde nell'ordinanza di archiviazione di cui e' stato oggetto un mio ricorso: considerato che il verbale di contestazione impugnato presenta una eccessiva genericita' circa il punto esatto dove e' avvenuta l'infrazione (mancanza di numero civico); considerato che cio' costituisce pregiudizio nei confronti del ricorrente, cui non è consentito di poter articolare una compiuta difesa.........
Quando il comune istituisce, in forza di legge, le zone blu è altrettanto obbligato a seguire i dettami di legge che prescrivono l'adozione di adeguate zone a parcheggio non a pagamento nelle adiacenze di quelle a pagamento e se cio' non e' possibile deve informare il cittadino indicando sul segnale la deliberazione di giunta con cui e' stata istituita la zona blu priva di parcheggi liberi. Non e' che affermando la eventuale mancanza di parcheggi liberi si confermi di aver visto le strisce blu. Semmai si esplicita, difendendosi, la lesione di un diritto garantito.
Per quanto riguarda la manutenzione della strada, sempre a mio parere, ha la sua importanza: manca la segnalazione. Cio' e' essenziale.
Se non lo è per il ricorso al prefetto, è essenziale come segnalazione sia al comando vvuu chiamato dall'art. 11 comma 1 lettera e alla tutela e controllo sull'uso della strada (dovere di sorveglianza) sia al sindaco del comune chiamato dall'art 14 comma 1 lettera a provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade,........ perche' con la strada cosi sporca si scivola e non si frena come scritto da hannibal