Buongiorno,ho bisogno di sapere se posso far valere la mia ragione ai sensi di Legge.Cerco di spiegare cosa è successo: due anni fa ho fatto un finanziamento della durata di 4 anni per l’acquisto di una automobile (n. 48 rate di importo pari ad euro 238,00 ciascuna) con addebito diretto in conto corrente bancario RID. Qualche giorno fa ricevo dalla banca che mi ha fatto il finanziamento una lettera di “proposta di modifica unilaterale del contratto” che mi comunica che “in dipendenza dei mutamenti generalizzati del quadro economico e delle condizioni dei mercati si provvederà alla variazione delle seguenti condizioni economiche: spese incasso rata RID: euro 3,00 per ogni incasso”.Chiedo allora di pagare con bollettini postali dato che è prevista anche questa possibilità e mi è stata anche confermato telefonicamente.Vado prima a controllare il contratto sottoscritto e vedo che la rata è già comprensiva di (testuale) "commissioni di incasso RID" per 2,50 euro. A questo punto specifico nel fax che le rate saranno di euro 235,50 di importo perché pagando a mezzo posta le spese per commissioni di addebito diretto in conto corrente bancario non hanno più motivo di essere.Mi chiama la banca e mi dice che l’importo della rata non può essere variato ma rimane di euro 238,00 perché ci sono comunque delle spese legate all’incasso della rata anche a mezzo posta (???). Il RID a casa mia è l'addebito diretto in conto corrente. Se non usufruisco più di questo servizio possibile che sono obbligata a pagarlo? La cosa non è chiara anche alla luce di questo: se per legge sono obbligata a pagare queste spese di incasso RID in ogni caso, allora non devo pagare anche i 50 centesimi di aumento?
Rev.0 Segnala
05/12/2008, ore 15:01
|
||||
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Rev.0 Segnala
05/12/2008, ore 15:22
il mutamento è della Volskwagen Bank?possono farlo in quanto è risaputo che le banche come le telefonie possono modificare in modo unilaterale le condizioni dei contratti dandone comunicazione per iscrittolei può solo decidere di recedere dal contratto entro 60 gg |
||||
|
Rev.0 Segnala
05/12/2008, ore 17:24
Paghi quello 0,50% in più che è meglio, e evita pure le file postali e le dimenticanze insieme alla benzina., visto che alla posta pagherà anche il bollettino a 1,23 euro di commissione.I costi RID sono accessori al contratto rateale, e pertanto risultano spese modificabili.....purtroppo. |
||||
|
Rev.0 Segnala
05/12/2008, ore 17:57
il problema è che se decidi di recedere,probabilmente ti chiedono di estinguere il debito residuo.è lo possono fare |
||||
|
Rev.0 Segnala
05/12/2008, ore 22:03
Immaginavo che funzionasse così: le banche possono fare quello che vogliono...purtroppo. Ma il punto è: la voce che mi viene addebitata è "commissione incasso RID" ma il RID non c'è più! Possibile che per legge non mi posso appellare al fatto che mi viene addebitata una spesa per una servizio che non c'é? |
||||
|
Rev.0 Segnala
05/12/2008, ore 22:33
Tanto più che ho chiamato la mia banca per chiedere un consiglio e mi è stato detto: testuali parole "effettivamente non le dovrebbe pagare, ma se si impunta a non volerlo fare fa una cosa quantomeno sgradita a questi signori". A me hanno fatto cosa sgradita aumentando le rate allora, ma evidentemente la mia opinione non conta e va bene, sappiamo come funziona. Ma la legge dove sta? E soprattutto qual è? Mi piacerebbe sapere qual'è la legge che, nello specifico, mi impone di non fare cosa sgradita ai distinti signori della banca? |
||||
|