Sentenza n. 1875 del 28 marzo 2014 del Collegio di Coordinamento dell'ABF (ancora da pubblicare) sec.link.

Eccomi l'avevo già pubblicato il 21 aprile alle ore 8.30 sulla discusisone "mutui tassi e dubbi". Bene la vado a leggere.

Mi chiedo come l'inteliggenza possa cadere così in basso. Nessuno e ripeto nessuna degli interessati ha mai risposta alla mia, ripetitiva, domanda:

Se sommo il tan il tasso di mora il risultato che esce dove e quando verrebbe applicato?

Mi pare CHIARISSIMO che il contenuto della sentenza 350 è rivolto ad un tasso che si applica EFFETTIVAMENTE nel caso di ritardato pagamento, ma quello di sopra ancora non so dove verrebbe applicato, sarò ignorante io? Ma!

No, ma i casi sono due:

- il cliente insiste perchè vuole il risultato, quindi non importa se vero o no ma c'è usura per forza!

- qualcuno ci marcia sopra e non sa nemenno leggersi il contratto; il tasso che viene applicato nel periodo di mora (tan+1-2%) è SOSTITUTIVO del tasso contrattuale.

occorre leggere la sentenza della corte di cassazione, e la deve leggere chi capisce il significato. assolutamente non dice che il tasso tan vada sommato al tasso di mora. e' solo la classica interpretazione errata delle sentenze di cassazione. Basta inoltre ragionarci sopra per capire che sarebbe una aberrazione di calcolo e di legge. l'articolo sfotte anche le associazione che propagandano tale tesi. + altre cosucce che Dante gusterà sulla prossima giurisprudenza di sentenze. esattamente come avevamo pronosticato.