Ho un quesito da porvi: mettiamo che un immobile vada all'asta, la prima quasi sempre va deserta, il giudice ne decide una successiva decurtando il prezzo...mettiamo che anche questa vada deserta, ne farà una terza...ma poi? Se anche la terza andasse deserta, cosa fanno? Non credo vadano avanti ad oltranza...mi spiegate come funziona?Grazie.
Per pagare e per morire c'è sempre tempo....
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14/02/2011, ore 16:48
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14/02/2011, ore 17:18
il giudice indice un'asta e ne fissa i criteri di assegnazione.occorre sempre visionare la basi ed i gradi di assegnazione. ce ne sono di diversi tipi.una delle piu folcloristiche e quella della candela. si accende una candela ed al termine della stessa si aggiudica al miglior offerentealtre prevedono l'assegnazione al secondo miglior offerente, per altre alla chiusura esiste la possibilita' di aggiudicarsi l'asta pagando una percentuale in piu di quanto battuto all'asta.se tutte le aste vanno deserte credo si indica l'ultima asta al miglior offerente. a volte va deserta anche quella. Mettiamo un terreno da bonificare ???saluti |
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14/02/2011, ore 18:15
Ciao, non sono un avvocato ma ho avuto un po' d'esperienza in questo campo.Se l'asta è mobiliare, in genere dopo la prima asta andata deserta ne viene subito convocata un'altra al miglior offerente.Se l'asta è riferita ad un immobile, invece, in teoria potrebbero andare ad oltranza, ad ogni asta successiva deserta il prezzo viene decurtato di circa il 20%. Se l'immobile è strategico per l'esecutato o ha un valore "affettivo" oltre che economico, ma forse non è così appetibile per i terzi, puoi tentare di attendere ulteriori aste sperando che vadano deserte o facendo partecipare all'asta qualche tuo fiduciario, oppure, anche il giorno prima dell'asta, versare un quinto dell'importo aprendo una procedura di conversione del pignoramento, proporre quindi opposizione ex art. 495 cpc all'esecuzione (si può fare una volta sola) e chiedere la massima rateazione al Giudice, (in genere 18 mesi). Ciò si può fare anche dopo "n" aste andate deserte.Sarà calcolato un interesse aggiuntivo dal Tribunale. Nella procedura viene prevista l'apertura di un libretto di risparmio intestato alla procedura, presso una banca convenzionata col Tribunale medesimo. Se si salta una rata in genere il Giudice a discrezione può concedere 15 gg di dilazione, se si salta anche questo termine ciò comporterà la decadenza del debitore dalla conversione. L'immobile torna quindi all'asta, le somme versate sul libretto saranno da intendersi acquisite alla procedura.Personalmente ho presentato istanza di conversione del pignoramento dopo ben 6 aste andate deserte, sono trascorsi circa 7 anni dalla prima asta. Mi hanno concesso 18 mesi di dilazione. |
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14/02/2011, ore 18:32
Grazie. Posso chiederti i tempi dal primo decreto ingiuntivo alla messa all'asta? |
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14/02/2011, ore 19:12
Nel mio caso il decreto ingiuntivo fu fatto nel 1997, seguì un'opposizione "tecnica", nel 2000 fu fatta la perizia e la notifica del pignoramento. Sono ancora in ballo......Tieni presente però che tutto varia in funzione anche di quanto è grande il Tribunale, se è un Tribunale come quello di Milano i tempi sono lunghi, probabilmente i tempi di Tribunali più piccoli sono diversi, ma comunque abbastanza lunghi. Bisogna capire se hai spazio per fare un'opposizione che sia sostenibile nel tempo (Mutui o cose del genere). Se invece il decreto ti viene fatto contro perchè non hai pagato un fornitore ad esempio, lo spazio per opporre diventa meramente dilatorio e non puoi sperare in molto, a meno che ci siano delle contestazioni sulla fornitura. Di fatto, se posso chiederti, da cosa nasce questo decreto? |
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14/02/2011, ore 19:14
Nel mio caso il decreto ingiuntivo fu fatto nel 1997, seguì un'opposizione "tecnica", nel 2000 fu fatta la perizia e la notifica del pignoramento. Sono ancora in ballo......Tieni presente però che tutto varia in funzione anche di quanto è grande il Tribunale, se è un Tribunale come quello di Milano i tempi sono lunghi, probabilmente i tempi di Tribunali più piccoli sono diversi, ma comunque abbastanza lunghi. Bisogna capire se hai spazio per fare un'opposizione che sia sostenibile nel tempo (Mutui o cose del genere). Se invece il decreto ti viene fatto contro perchè non hai pagato un fornitore ad esempio, lo spazio per opporre diventa meramente dilatorio e non puoi sperare in molto, a meno che ci siano delle contestazioni sulla fornitura. Di fatto, se posso chiederti, da cosa nasce questo decreto? |
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