fidejussione omnibus
Ero socia di una srl inizialmente al 10% poi al 3% sino a che il 18 maggio 2011 ho ceduto totalmente le mie quote. Successivamente per atto dovuto ho mandato la revoca delle mie fideiussioni alle banche le quali mi hanno risposto che predevano atto della mia revoca ma che naturalmente continuo a rispondere dei crediti da loro vantati (circa Euro 900.000)Ora la mia preoccupazione è questa:Sino alla data in cui ho ceduto le mie quote ero proprietaria al 50% con mio fratello di un appartamento di 66mq che ho ceduto a lui in data 28 maggio 2011. A quella data e sino ad oggi non ho ricevuto dalle banche nessun atto di precetto. Ho iniziato a ricevere ad agosto 2011 solo delle raccomandate indirizzate alla società e per conoscenza a me ed all'altro socio in cui chiedono il rientro delle somme anticipate e pertanto la revoca dei c/c. Alla luce di quanto sopra, sapendo che le banche agiranno anche nei miei confronti (non ho niente di mia proprietà e sono anche in cassa integrazione) visto che il destino della società è il fallimento, possono agire in qualche modo sull'appartamento ora di proprietà di mio fratello?
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21/09/2011, ore 11:20
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21/09/2011, ore 14:57
bravissima, avendo fatto la cessione quote prima dell'arrivo della messa in mora, non ti faranno nulla, rinunceranno anche al fatidico quinto sinchè sarai in cassa integrazione |
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21/09/2011, ore 21:43
Lascia stare ZIZAIA, sei garante dei debiti in essere alla data di ricezione della r.r.r., NON sei garante dei debiti successivi alla ricezione della r.r.r., per cui anche se fuori la compagine sociale sei responsabile sino alla cifra scritta sulla fideiussione (ricordo che tutte le fideiussioni sono limitate nell'importo, sin dal 1991) |
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21/09/2011, ore 22:11
c'è dell'altro.....se la società fallisce prima dei due anni dalla cessione al fratello (dovresti specificare le modalità della cessione), se il prezzo non fosse ritenuto congruo, un curatore fallimentare ostico potrebbe chiedere la revocatoria della vendita stessa.... |
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22/09/2011, ore 10:29
l'Avv. che mi segue mi ha detto che se la cessione dell'appartamento è avvenuta quando non era in corso nessun atto di precetto da parte delle banche il giudice non potrà far nulla anche perchè visto l'importo elevato del debito (Euro 900.000 + Euro 1.900.000 per acquisto capannone con leasing immobiliare) e viste anche le dimensioni dell'appartamento (66 mq di cui ero proprietaria di 33 mq impossibile anche la divisione). Inoltre ce da dire che l'altro socio anche amministratore unico della società (bastardo) è latitante. Infatti la mia intenzione è quella di denuciarlo per truffa alla GDF visto che i soldi che entravano nella società non si sa che fine hanno fatto. Sino al 18/06/2010 quando ero presente nella società in quanto anche dipendente le cose andavano bene seguivo io le banche poi (grazie al cielo) sono uscita incinta e sono mancata per un anno dalla società. Quando sono tornata mi hanno estromessa da qualsiasi controllo e la situazione della società era pessima. Vorrei inoltre sapere le banche potrebbero pignorarmi i mobili o altre cose all'interno della casa io sono sposata in separazione dei beni ed è mio marito che ha comprato tutto quello presente in casa. |
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22/09/2011, ore 20:01
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