Come nuovissiomo iscritto, mi rivolgo all'esperienza del forum per ottonere informazioni sulla mia situazione.Nel 2002 sono stato costretto a subentrare nel mutuo dell'immobiliare da cui ho acquistato, poiché non mi mettevano a disposizione i documenti di origine per impostare un nuovo mutuo(sicuramente in combutta con la banca che l'aveva finanziata), ne tanto meno ero riuscito ad ottenere dalle altre banche, anticipazioni provvisorie per affrontare l'operazione. Ad oggi mi ritrovo con un mutuo iniziale di 100.000 € (quota capitale aggiornata di 82.000€) al tasso fisso del 6,52 per 15 anni (tasso da rivedere negli ultimi 5 anni). Nel momento del subentro non avendo alcun atto di mutuo, il frazionamento è avvenuto dopo la stipula, non sapevo che oltre la penale del 2% ci fosse anche una sommatoria attualizzata (se positiva) dei realizzi della banca(da quello che ne possa capire la differenza di quello che realizzerebbe la banca reinvestendo la cifra), tutto appreso nel 2004 ad una mia richiesta di conteggio per anticipata estinzione con un totale di costi e penali per l'estinzione di circa 10.000 €, naturalmente inaccettabile.E' vero che la legge non ammette ignoranza, ma non avendo avuto specifiche nel subentro non potrei impugnare in qualche modo tali clausole? E qualora le intese tra abi e Associazione consumatori sulla legge 248/2006 volgano al positivo, sarebbe il suddetto calcolo di sommatoria attualizza considerato una penale e quindi da non pagare e poter far subentrare un'altra banca?
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15/03/2007, ore 16:05
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